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Scuola di Psicoterapia Sistemico Dialogica

Orientamento teorico-scientifico e clinico
Il pensiero sistemico
La visione sistemica parte da un'idea di primato delle relazioni: l'individuo esiste soltanto attraverso le sue interazioni con altre persone, gruppi, istituzioni e idee. Queste reti di relazioni costituiscono i sistemi umani: in essi ogni evento è collegato a ogni altro secondo un principio di causalità circolare in cui è arbitrario stabilire un inizio e una fine. Nel pensiero sistemico è centrale il concetto di contesto, che fa da cornice a tutti i sistemi. A seconda della nostra posizione nel sistema, i nostri atti e le nostre parole acquisiscono un senso e un effetto diverso. I capisaldi della pratica sistemica sono quindi: la conoscenza e la valutazione delle relazioni, e l'analisi del contesto e del nostro situarsi all'interno di esso. Gli sviluppi recenti del modello sistemico sono stati integrati dall'approccio dialogico. "Dialogo" deriva da dia (attraverso) e logos (parola), e indica il trasferimento di sentimenti e idee tra le persone attraverso il confronto. Ciò permette di complessificare la dinamica comunicativa, sviluppando la capacità di costruire sempre nuove letture della realtà interiore ed esteriore. Il modello sistemico-dialogico valorizza l'incertezza come spinta creativa e trasformativa, rendendola una risorsa; rifiuta le chiusure dogmatiche e strumentali, favorendo una posizione di apertura al possibile. In esso, la teoria e la pratica evolvono insieme, dialogando con il contesto sociale e storico, adattandosi così al mutamento delle nostre condizioni di vita.

Psicoterapia sistemico-dialogica
Nella psicoterapia sistemico-dialogica, il comportamento, le emozioni, i problemi psicologici e psichiatrici, sono concepiti come emergenti e condizionati dai contesti e dai sistemi umani e sociali Tale approccio è centrato sulle relazioni interpersonali, sulla costruzione sociale della realtà psicologica, e sulla interazione reciproca tra sintomi e relazioni. Coinvolge nel processo terapeutico, direttamente o indirettamente, i partner e i membri della famiglia del paziente, ed eventualmente altre persone significative (amici, colleghi di lavoro, compagni di scuola, professionisti d'aiuto). L'obiettivo è raggiungere un dialogo aperto tra le parti in gioco, aumentare lo spazio di pensabilità, le ipotesi di lettura dei problemi, i diversi punti di vista e realizzare una esperienza significativa di cambiamento emotivo. Il modello si è rivelato efficace in una serie di problematiche sia nella clinica dell'adulto che nell'età evolutiva. In sintesi il modello forma a leggere i sistemi e i contesti nei quali si lavora e a dialogare con le parti in modo costruttivo. Il sistema può essere di volta in volta un singolo individuo che soffre, una coppia in difficoltà, una famiglia alle prese con un compito evolutivo complesso oppure un'azienda, una struttura sociosanitaria, una scuola, un comune, un carcere, che chiedono l'intervento di un esperto per rispondere alle più diverse richieste di aiuto, sorte all'interno dell'equipe di lavoro o nella relazione con i clienti/utenti.

Applicazioni
Il modello è applicabile in diversi ambiti professionali. Oltre a essere un valido strumento in psicoterapia individuale, di coppia e familiare, è utile ai professionisti che si trovano a lavorare in qualsiasi organizzazione complessa, dalla struttura sociosanitaria, al contesto aziendale, all'ambito scolastico. Il pensiero sistemico-dialogico è un riferimento, una guida efficace per le psicoterapie individuali, sia quando il malessere si esprima tramite sintomi conclamati (per esempio, ansia, depressione, o altre forme psicopatologiche), sia quando la persona porti un disagio esistenziale o legato alla sua sfera relazionale. Rispetto alle organizzazioni la formazione sistemico-dialogico, offre al professionista l'opportunità di leggere le regole e i processi propri della realtà organizzativa, così da coglierne vincoli, possibilità e comprenderne cultura e valori. Permette inoltre di sviluppare una posizione riflessiva rispetto alle proprie premesse e ai propri modelli di riferimento, facilitando un confronto costruttivo con gli altri, e l'abitudine a ripensare costantemente sul proprio operato, aspetti imprescindibili sia di un lavoro in equipe, sia di attività che richiedano la gestione di situazioni complesse.
OrientamentoSistemico dialogico
DirettorePaolo Bertrando
Anno di riconoscimento MIUR2015 (cod. 307)
Affiliazione a Società Scientifiche-
IndirizzoPiazzale Lodovico Goisis 1 - 24124 Bergamo
Telefono3713921847
Fax-
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