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Centro Berne - Analisi Transazionale Relazionale

Orientamento teorico-scientifico e clinico
Le radici storiche
L’Analisi Transazionale nasce negli anni ‘50 ad opera di Eric Berne, psichiatra e psicoterapeuta di origine canadese. Berne si formò come analista prima con P. Federn e poi con E. Erikson. Federn, come anche E.Weiss, aveva innestato sul tronco della psicoanalisi freudiana un orientamento fenomenologico che Berne ha ripreso traducendo in parte le “istanze psichiche freudiane” (Es, Io e Super Io) nei concetti fenomenologici di Stati dell’Io Bambino, Adulto e Genitore. A un certo punto dello sviluppo del proprio pensiero e della propria pratica clinica Berne non si riconobbe più nelle organizzazioni psicoanalitiche americane sottolineando la specifica identità del proprio orientamento con il nome di Analisi Transazionale.
Transazione significa “scambio”. Con questo termine Berne intendeva sottolineare l’importanza che, nel suo approccio, hanno gli scambi comunicativi e le relazioni come modi in cui le persone esprimono il loro mondo interno e il loro bisogno di riconoscimento.
Nell’ultimo e operosissimo decennio della sua vita (1960-1970) Berne risentì certamente dell’influsso di quel clima culturale che è stato poi individuato col nome di “psicoterapie umanistiche”, con la sottolineatura di temi quali il valore e l’unicità del singolo, le risorse personali, la tensione spontanea verso la realizzazione di sé e la salute, il valore centrale della relazione

Evoluzione dell’Analisi Transazionale
Dalla morte di Berne in poi l’Analisi Transazionale ha risentito degli influssi di vari orientamenti psicoterapici senza comunque perdere la sua peculiare specificità di psicoterapia del “copione di vita”. Tra questi gli orientamenti a mediazione corporea (bioenergetica), quelli emotivamente espressivi (gestalterapia e psicodramma) e, più recentemente, quelli che, derivati dalla psicologia relazionale, danno un posto centrale alla relazione (psicoterapia umanistico-esistenziale, psicologia del Sé, psicoanalisi interpersonale e intersoggettiva).

Caratteristiche attuali dell’Analisi Transazionale Relazionale
L’Analisi Transazionale Relazionale è una pratica terapeutica che trova forte sostegno nella Teoria dell’Attaccamento e lavora sulla continuità del filo storico dei nostri processi relazionali: dalle esperienze delle prime relazioni con le figure di attaccamento (caregiver) al contesto relazionale-affettivo di oggi. È nell’attualità del disagio di oggi che possiamo trovare l’impronta delle modalità di allora e simili vissuti di insoddisfazione.
Le prime relazioni lasciano un’impronta che può nutrire o indebolire la nostra fiducia di trovare riconoscimento affettivo nelle relazioni.
Attraverso lo schema degli Stati dell’Io, dei Giochi psicologici e del Copione possiamo leggere i modi in cui si è cercato, a volte in modo inefficace e spesso doloroso, di ritrovare fiducia e riconoscimento.  E poiché le sofferenze psicologiche hanno le loro radici, e si perpetuano, nelle relazioni, sta proprio nella relazione terapeutica la possibilità di cura del mondo degli affetti. L’attenzione del terapeuta transazionale è rivolta sia alla difficoltà dell’oggi che alle radici, nel passato, di tale disagio.

Alcuni valori dell’Analisi Transazionale Relazionale

Come scrivevamo sopra l’Analisi Transazionale si riconosce in quel clima di fiducia nei confronti delle potenzialità dell’individuo, anche se sofferente, che è tipico del movimento delle “psicoterapie umanistiche” da A. Maslow in poi.
Tre semplici concetti berniani riassumono efficacemente questa filosofia: consapevolezza, spontaneità, intimità.
La consapevolezza indica la buona conoscenza di sé: la conoscenza di ciò che si muove dentro di noi, pensieri ed emozioni, sia quelli che noi riteniamo accettabili alla nostra autostima, sia quelli che lo sono meno.
La spontaneità è la capacità di essere e di stare nel mondo per quello siamo, accogliendo in modo non giudicante le nostre risorse e le nostre fragilità e permettendoci quindi di esprimere nella relazione, in modo autentico, i nostri pensieri e i nostri sentimenti.
Intimità indica la capacità di creare connessione con l’altro partendo dalla connessione profonda con se stessi.
In questo sta la possibilità di scambio di affetti genuini e anche, quindi, la possibilità di amare e di lasciarsi amare.
Questi valori guida permettono alla relazione terapeutica di essere il luogo in cui la persona può sperimentare gli affetti positivi che ancora non ha potuto vivere a sufficienza: la comprensione, la sintonia, l’empatia, la possibilità di esprimere e condividere i propri sentimenti e i propri vissuti, riuscendo a dare loro un senso. Un’esperienza relazionale nuova e riparativa rispetto a quella antica.

OrientamentoAnalisi transazionale relazionale
DirettoreLa Direzione è affidata al Consiglio dei Docenti
Anno di riconoscimento MIUR2000 (cod. 61)
Affiliazione a Società ScientificheAIAT (Associazione Italiana di Analisi Transazionale) - EATA (Associazione Europea di Analisi Transazionale)
IndirizzoPiazza Vesuvio, 19 - 20144 Milano
Sito webwww.berne.it
Telefono02.4987357
Fax02.48003643
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