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Scuola di Psicoterapia Mara Selvini Palazzoli - Sede di Brescia

Organizzazione della didattica
Articolazione degli insegnamenti
Conformemente ai programmi ministeriali il monte ore della Scuola è di 500 annuali.
Di queste, almeno 136 ore sono rappresentate dal tirocinio in strutture convenzionate, e le rimanenti ore costituiscono la docenza con terapeuti esperti, orario 10-17, ed è dedicata alla formazione teorica e pratica.
A livello seminariale verranno impartiti insegnamenti teorici di base e verranno illustrati i principali orientamenti di psicoterapia da parte di noti rappresentanti italiani e stranieri dei vari modelli terapeutici.
L’autorizzazione ministeriale permette l’ammissione di 20 alunni ogni anno.
A Brescia, sul piano organizzativo la differenza più evidente è rappresentata dalla contrazione di quello che a Milano è un primo anno (introduttivo) in un Corso propedeutico della durata di tre mesi circa, strutturato mediamente su dieci giornate (compresi i due/tre giorni di comunicazione non-verbale).

Tutor e tirocinio
Il tutor, attraverso colloqui individuali, si pone come referente del processo formativo dell’allievo, aiutandolo nel reperimento e nella scelta del tirocinio, sostenendolo nelle difficoltà di correlare l’apprendimento con il ruolo professionale, e supervisionandone la coerenza del percorso aiutandolo a formare una sua équipe.
La ricerca di un valido tirocinio è per la Scuola un obiettivo prioritario. Il tutor rimane costante per la durata del quadriennio e collabora coi docenti ed i formatori del gruppo alle valutazioni dell’allievo nelle varie annualità e alla valutazione finale. Sono possibili incontri allargati al tutor della struttura dove l’allievo svolge il proprio tirocinio.

La formazione alla persona dell’allievo
Grande importanza è data alla formazione personale dell’allievo, cioè al lavoro di gruppo ed individuale di autoconoscenza, a cui è dedicato il primo anno, ma che prosegue lungo tutti gli anni. Infatti il gruppo degli allievi si costituisce come un gruppo di riflessione e autoconoscenza per i propri membri. Attraverso lo stimolo terapeutico indotto da 4 giornate annue dedicate alla riflessione, a partire dal genogramma dell’allievo, e sulla storia personale, il gruppo viene coinvolto in un’esperienza di analisi sulla persona e sulla sua assunzione del ruolo terapeutico, anche attraverso l’organizzazione di una o più giornate multifamiliare.
Tali gruppi di formazione sono condotti, secondo il modello della Scuola, da un’équipe di due conduttori.
L’équipe di conduzione di ciascun gruppo sul genogramma si conserva stabile per le 4 annualità, a partire cioè già dal primo anno, costituendo un legame di referenzialità per gli allievi.
Durante questi quattro anni viene data disponibilità a ciascun allievo di usufruire di colloqui individuali (fino a tre all’anno) con uno dei due genogrammisti, al fine di favorire ulteriormente una presa di coscienza delle eventuali difficoltà personali e professionali e per attivare le risorse individuali.

Corso propedeutico
Il quadriennio ufficialmente riconosciuto è preceduto da 10 giornate introduttive in cui 2/3 giornate di comunicazione non verbale attraverso l’espressione corporea.

Primo e secondo anno
Nel primo e secondo anno inizia il percorso di autoconoscenza iniziato e sviluppato, nelle giornate del non verbale, una connessione tra la propria storia e lo stile di terapeuta che qui affonda le sue radici. Il sapere “chi si è” si avvicina sempre di più a un saper fare.
Da un punto di vista tecnico cognitivo questi due anni sono dedicati all’approfondimento delle prime fasi del lavoro clinico: i colloqui preliminari e la consultazione, momenti cruciali nell’impostazione delle terapie.
Gli argomenti vengono affrontati attraverso l’analisi del contesto e della natura della domanda, la formulazione di ipotesi eziopatogenetiche individuali e relazionali che rappresentano i pilastri per la costruzione di un percorso terapeutico ad hoc.
Nel corso del secondo anno, con l’intento di approfondire queste tematiche (analisi del contesto) ed amplificarne la rilevanza clinica, si è costruito un percorso di approfondimento della consulenza tecnica (CTU) nei procedimenti di separazione e divorzio. Esperti esterni alla Scuola, insieme a docenti che svolgono lavori peritali, propongono un modello di lavoro e sollecitano l’apertura ad un campo di intervento clinico che, in un contesto giuridico, sostiene passaggi cruciali del ciclo di vita delle famiglie. La disponibilità ad affiancare nei primi passi gli specializzandi che, dopo il corso, accettano l’incarico di CTU/CTP, garantisce chi accetta di cimentarsi in questo campo

Terzo e quarto anno
Il terzo e quarto anno sono basati sul lavoro clinico grazie alla supervisione diretta consentita dallo specchio unidirezionale con i casi della propria attività privata o del servizio di consultazione della Scuola.
Nei due anni si alternano quattro docenti principali.
La Scuola promuove l’avvio dell’attività professionale degli allievi con supervisioni dirette e sostegno alla formazione di équipe.
Sulla base dei casi visti in diretta, discussi in supervisione o mostrati in video vengono discusse le tecniche di intervento sulle varie psicopatologie, sia nel setting familiare che individuale.

Lavoro di autogestione
Alcune attività di addestramento pratico avvengono in gruppi ancora più ristretti: infatti gli specializzandi, in sottogruppi di 3 o 4, durante il I anno osservano delle prime sedute di consultazione condotte dai responsabili della Scuola e durante il II anno partecipano ad un’intera consultazione con una famiglia in carico ai responsabili della Scuola, successivamente presentano il caso che hanno seguito al resto del gruppo, avvalendosi di brani significativi tratti dalla videoregistrazione.
Nel III e IV anno gli specializzandi lavorano su un’intera terapia condotta dai responsabili della Scuola e, ad anni alterni, preparano un loro intervento al convegno interno della Scuola

Obiettivi formativi
Obiettivo del I anno è acquisire la competenza necessaria ad analizzare il contesto e la natura della domanda, a formulare le prime ipotesi eziopatogenetiche, individuali e relazionali, ad assimilare i fondamenti della tecnica di conduzione, ad individuare i criteri per i formati di seduta, con particolare attenzione alla prima seduta.
Un docente principale ha il ruolo guida e conduce attività quali l’osservazione e la discussione dei casi presentati degli allievi; la simulazione di sedute e di discussioni in équipe; l’analisi di casi e di sedute registrati dei docenti; la lettura e la discussione della bibliografia di base della psicoterapia sistemica e familiare.
Il II anno mira a fornire l’allievo le competenze necessarie per gestire i colloqui preliminari e la fase di consultazione, con l’individuazione del percorso più indicato.
Una parte degli incontri del III e IV anno è dedicata a temi monografici (terapia di coppia, terapia con i bambini, terapia sistemica individuale, terapia delle psicosi, tossicodipendenza e disturbi del comportamento alimentare, i formati delle convocazioni, pazienti adulti coniugati, ecc.).
L’altra parte di incontri è basata sulla conduzione diretta di sedute individuali, di coppia o familiari da parte dello specializzando, con la supervisione diretta del didatta e di tutto il gruppo di formazione.

Servizio di consultazione gratuita
È presente un servizio di consultazione gratuita interno alla Scuola, che consente agli specializzandi degli ultimi due anni di condurre almeno due consultazioni con individui, coppie o famiglie con la supervisione diretta del loro gruppo e dei docenti
OrientamentoSistemico individuale-familiare. Le sette porte della terapia siste-mica
DirettoreMatteo Selvini - Annamaria Sorrentino - Stefano Cirillo
Anno di riconoscimento MIURSede di Brescia con D.M. del 20 dicembre 2005
Affiliazione a Società Scientifiche EFTA (European Family Therapy Association) - SIPPR (Società italiana di Psicologia e Psicoterapia Relazionale)
IndirizzoVia Privata De Vitalis, 44 - Brescia (BS)
Telefono030.2451141
Fax030.2451141
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