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Scuola di Psicoterapia Mara Selvini Palazzoli - Sede di Brescia

Orientamento teorico-scientifico e clinico
L’impostazione della Sede di Brescia riprende filosofia e impostazione teorico metodologica della Sede di Milano, compreso il percorso di autoconoscenza rappresentato dalle giornate di genogramma.
Il modello della sede della Scuola punta all’integrazione tra diagnosi relazionale e diagnosi individuale: si può osservare come una relazione sbagliata possa produrre un disagio personale, ma anche come un tratto patologico di personalità possa essere curato con l’aiuto della famiglia. È fondamentale, infatti, identificare i fattori di cambiamento terapeutico, non solo del paziente stesso, ma anche quelli attivabili attraverso i genitori ed i fratelli. Il trattamento perciò prevede, quando possibile, l’integrazione tra presa in carico familiare e presa in carico individuale (sia del paziente che dei familiari significativi e motivati).

Storia e presentazione della Scuola
Mara Selvini Palazzoli a partire dagli anni ’60 esperimenta, studia e promuove in tutto il mondo la psicoterapia come trattamento non solo dei disturbi nevrotici, ma anche dell’anoressia e dei più gravi disturbi psichiatrici; dapprima come psicoterapeuta individuale, successivamente con un nuovo metodo che richiede la collaborazione della famiglia
Nel 1993 Mara Selvini Palazzoli fonda la Scuola con Stefano Cirillo, Matteo Selvini e Anna Maria Sorrentino, la Scuola viene riconosciuta dal Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica (DM del 29 settembre 1994), successivamente sono nate le sedi di Brescia (2005), Mendrisio (2006) e Torino (2008).
L'orientamento scientifico della Scuola è illustrato soprattutto in:
  • M. Selvini Palazzoli, S. Cirillo, M. Selvini, A.M. Sorrentino, Giochi psicotici nella famiglia (1988).
  • M. Selvini Palazzoli, S. Cirillo, M. Selvini, A.M. Sorrentino, Ragazze anoressiche e bulimiche. La terapia. familiare (1998).
  • S. Cirillo, M. Selvini, A.M. Sorrentino, La terapia familiare nei servizi psichiatrici (2002).
  • S. Cirillo, M. Selvini, A.M. Sorrentino, Entrare in terapia: le sette porte della psicoterapia sistemica 2016).
Tutti editi da Raffello Cortina Editore, Milano.

Il modello sistemico familiare-individuale
ll superamento della rigidità/esclusività del formato individuale consente al professionista specializzato nella nostra Scuola di utilizzare anche formati familiari e di coppia e nella formazione sperimentare anche dimensioni gruppali.
La filosofia di base della Scuola tende a suscitare un atteggiamento di apprendimento e di ricerca sull'eziopatogenesi dei gravi disturbi psichici e sulle tecniche diagnostiche, di presa in carico e di trattamento, con l’integrazione tra diagnosi relazionale e diagnosi individuale.
Si può osservare come una relazione sbagliata possa produrre un disagio personale, ma anche come un tratto patologico di personalità possa essere curato con l'aiuto della famiglia. È fondamentale, infatti, identificare i fattori di cambiamento terapeutico, non solo del paziente stesso, ma anche quelli attivabili attraverso i genitori ed i fratelli o il partner. Il trattamento perciò prevede, quando possibile, l'integrazione tra presa in carico familiare e presa in carico individuale (sia del paziente che dei familiari significativi e motivati).
La Scuola mira a formare professionisti che sappiano lavorare nei quattro contesti della domanda terapeutica:
1) domande di terapia familiare da parte dei genitori per un figlio sofferente (o più raramente da parte di un fratello o di un partner);
2) domande di terapia della coppia dove l’accento è posto sulla relazione tra i coniugi (o di terapia familiare per disagi della relazione genitori/ figli);
3) domande di terapia “coatta” o semi-coatta, dove il mandato terapeutico è estraneo alla domanda iniziale del paziente e proviene ad esempio dall’Autorità giudiziaria nell’interesse di un minore;
4) terapie individuali di soggetti competenti nel porre una richiesta di aiuto per le proprie difficoltà personali.
A questi temi è dedicato il libro Entrare in terapia: le sette porte della terapia sistemica (2016). 
 
Mara Selvini Palazzoli (1916-1999)
La tradizione storica della Scuola di Psicoterapia intitolata a Mara Selvini Palazzoli si rifà alla sua esperienza di ricercatore innovativo. Fu, agli inizi del suo lavoro, tra i pionieri che sperimentarono l'applicazione della psicoterapia psicoanalitica individuale ai disturbi psichici gravi, in particolare nei casi di anoressia mentale.
Il suo lavoro si inserisce nel movimento che in quegli anni si sviluppa in tutto il mondo occidentale per utilizzare la pratica della psicoterapia non solo per i tradizionali sintomi nevrotici, ma anche per i più gravi disturbi psichiatrici.
Mara Selvini Palazzoli pubblica nel 1963 un volume ormai classico, Anoressia Mentale, tradotto in numerose lingue e successivamente ristampato dall'editore Cortina.
Gli anni di esperienza come psicoterapeuta individuale conducono Mara Selvini Palazzoli, come altri psicoterapeuti nel mondo, a verificare i limiti dell'approccio individuale e ad iniziare una nuova metodologia che richiede la presa in carico dell'intero nucleo familiare, unitamente all'adozione di un nuovo modello denominato "sistemico".
Inizia così, attorno al 1967, la sperimentazione della terapia familiare. A partire dal 1970, Mara Selvini Palazzoli, che insegna Psicoterapia alla Scuola di specializzazione in Psicologia dell'Università Cattolica di Milano, introduce nel suo corso l'insegnamento di Psicoterapia della famiglia. Nella ricerca clinica che conduce nel Centro per lo Studio della Famiglia da lei fondato, adotta stabilmente il lavoro in équipe, come fondamento del proprio procedere clinico e riflessivo. È importante ricordare al proposito il lavoro dell'équipe storica, di cui erano membri Luigi Boscolo, Gianfranco Cecchin e Giuliana Prata, con cui Mara Selvini Palazzoli esordì nella terapia familiare sistemica, che culminò con la pubblicazione di Paradosso e controparadosso (1975), considerato, a livello internazionale, testo fondante l'approccio familiare sistemico.
OrientamentoSistemico familiare-individuale
DirettoreMatteo Selvini - Annamaria Sorrentino - Stefano Cirillo
Anno di riconoscimento MIURSede di Brescia con D.M. del 20 dicembre 2005
Affiliazione a Società Scientifiche EFTA (European Family Therapy Association) - SIPPR (Società italiana di Psicologia e Psicoterapia Relazionale)
IndirizzoVia Privata De Vitalis, 44 - Brescia (BS)
Telefono030.2451141
Fax030.2451141
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