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09/03/2020
Precisazioni e approfondimenti dall'OPL del 09/03/2020
Gentili colleghe e colleghi,
in queste difficili ore di emergenza il vostro Ordine professionale vi è vicino e sa le grandi difficoltà che stiamo vivendo, sia nella vita privata sia in quella professionale.
Vi inviamo in questa mail un ulteriore aggiornamento in merito alla situazione in corso e chiarimenti rispetto alle implicazioni dell’ultimo DPCM per la nostra pratica professionale.
Comprendiamo bene che per molti colleghi sia un momento davvero complesso, ma vi ricordiamo che l’Ordine non ha titolo prescrittivo sulle scelte in questo senso, ma può solo rimandare alle indicazioni nazionali e regionali aiutando gli iscritti nell’interpretazione della normativa.
LIMITAZIONI ALLA MOBILITÀ
Ieri vi abbiamo invitato a una cautela negli spostamenti privilegiando le modalità on line e/o telefoniche. Oggi Regione Lombardia risponde confermando tale direzione:
[...] riscontro per via breve la sua cortese richiesta ricordando che il DPCM 08/03/2020 interviene per “contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19”, autorizza, in entrata e in uscita nonché all’interno dei territori specificati, gli “spostamenti solo se motivati da esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute”.
A tal fine il Decreto sollecita ad adottare, in tutti i casi possibili, “modalità di collegamento da remoto con particolare riferimento a strutture sanitarie e sociosanitarie, servizi di pubblica utilità”. Nella situazione attuale il contrasto al diffondersi del virus deve aver la prevalenza ed è pertanto da concretizzare, da parte di tutti, la ricerca di modalità alternative agli spostamenti delle persone fisiche. [...]
Vista l’emergenza e le risposte pervenute da Regione Lombardia crediamo di poter fare appello al vostro senso di responsabilità invitandovi di nuovo a limitare gli spostamenti solo ai contesti di vera emergenza e privilegiando le modalità on line.
INFORMAZIONI PRATICHE
1) Indicazioni per il lavoro a distanza.
Immaginiamo che per molti colleghi l’utilizzo di modalità on line non sia familiare e/o agevole e in tale senso riteniamo possa esservi utile ricordare di prendere visione delle linee guida che sono state redatte in precedenza:
- linee guida del CNOP
- linee guida del CNOP per l'emergenza Coronavirus
In queste pagine potrete trovare le indicazioni deontologiche e pratiche per poter svolgere un adeguato lavoro psicologico a distanza.
Vi ricordiamo che è sempre fondamentale che il paziente firmi il consenso informato: potete trovare QUI i modelli da utilizzare.
Alcune piattaforme utilizzabili gratuitamente per il lavoro online:
- Skype
- Google Hangouts
- WhatsApp
Rispetto alla prosecuzione a distanza di lavori psicologici iniziati già da tempo di persona, si raccomanda di cercare di realizzare una situazione che possa tendere a ricreare la condizione in cui ci si incontra di persona.
L’importante è sempre salvaguardare la privacy e la possibilità di svolgere il lavoro a due senza essere interrotti.
Qualora si decidesse di intraprendere un nuovo lavoro psicologico con un cliente/paziente/utente, che necessita il nostro aiuto, soprattutto in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, vi chiediamo di prestare la massima attenzione agli aspetti deontologici, che trovate nelle guide. Questi nuovi lavori che iniziano da remoto tout court dovrebbero incentrarsi soprattutto su temi del supporto, ascolto e tentativi di risoluzione della crisi che la persona sta vivendo.
2) Se non potete erogare prestazioni on line e dovete muovervi da e verso lo studio professionale, cooperativa o altro luogo di lavoro ecco alcune indicazioni:
a) rispettate rigorosamente le misure igienico-preventive del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, che devono essere applicate con particolare attenzione da tutti i professionisti sanitari. Consultate anche le FAQ sul sito dell'Ordine (in continuo aggiornamento) per informazioni più specifiche e il Vademecum del CNOP.
b)munitevi di riconoscimenti per il professionista: qualora siano effettuati controlli da parte della Forze dell’Ordine, dovrete comunicare il vostro ruolo professionale e la motivazione dello spostamento. Potete mostrare il tesserino oppure la scheda di iscrizione dal sito OPL oppure compilare il modulo, utile sia per il professionista che per l’utente, che trovate QUI.
c) munitevi di riconoscimenti per i clienti/pazienti: aiutate anche i pazienti a essere nella condizione di poter dimostrare che si stanno recando da un professionista sanitario per prestazione professionale, compilando il modulo che trovate qui
EVENTI NON CONSENTITI
- Tutte le attività di gruppo (come gruppi terapeutici, riunioni, supervisioni, intervisioni, formazioni, psicodramma, social dreaming eccetera) non rispettano le regole di "social distancing" descritte nel DPCM 8 marzo, e come tali vanno rinviate dopo il 3 aprile.
- Tutte le attività a stretto contatto con pazienti fragili o anziani vanno rinviate tranne in casi di oggettiva necessità clinica.
- CTU/CTP: il CTU è un incaricato di pubblico ufficio e quindi ha un ruolo diverso rispetto al professionista privato. L’indicazione attuale è quindi di rimandare tutto ciò che non è strettamente urgente fatte salve le situazioni riguardanti i minori e reati gravi, organizzare gli incontri come i collegi peritali e i colloqui individuali con gli adulti via Skype (sistema sicuro e crittografato) e rimandare le osservazioni familiari e domiciliari ad aprile.
in queste difficili ore di emergenza il vostro Ordine professionale vi è vicino e sa le grandi difficoltà che stiamo vivendo, sia nella vita privata sia in quella professionale.
Vi inviamo in questa mail un ulteriore aggiornamento in merito alla situazione in corso e chiarimenti rispetto alle implicazioni dell’ultimo DPCM per la nostra pratica professionale.
Comprendiamo bene che per molti colleghi sia un momento davvero complesso, ma vi ricordiamo che l’Ordine non ha titolo prescrittivo sulle scelte in questo senso, ma può solo rimandare alle indicazioni nazionali e regionali aiutando gli iscritti nell’interpretazione della normativa.
LIMITAZIONI ALLA MOBILITÀ
Ieri vi abbiamo invitato a una cautela negli spostamenti privilegiando le modalità on line e/o telefoniche. Oggi Regione Lombardia risponde confermando tale direzione:
[...] riscontro per via breve la sua cortese richiesta ricordando che il DPCM 08/03/2020 interviene per “contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19”, autorizza, in entrata e in uscita nonché all’interno dei territori specificati, gli “spostamenti solo se motivati da esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute”.
A tal fine il Decreto sollecita ad adottare, in tutti i casi possibili, “modalità di collegamento da remoto con particolare riferimento a strutture sanitarie e sociosanitarie, servizi di pubblica utilità”. Nella situazione attuale il contrasto al diffondersi del virus deve aver la prevalenza ed è pertanto da concretizzare, da parte di tutti, la ricerca di modalità alternative agli spostamenti delle persone fisiche. [...]
Vista l’emergenza e le risposte pervenute da Regione Lombardia crediamo di poter fare appello al vostro senso di responsabilità invitandovi di nuovo a limitare gli spostamenti solo ai contesti di vera emergenza e privilegiando le modalità on line.
INFORMAZIONI PRATICHE
1) Indicazioni per il lavoro a distanza.
Immaginiamo che per molti colleghi l’utilizzo di modalità on line non sia familiare e/o agevole e in tale senso riteniamo possa esservi utile ricordare di prendere visione delle linee guida che sono state redatte in precedenza:
- linee guida del CNOP
- linee guida del CNOP per l'emergenza Coronavirus
In queste pagine potrete trovare le indicazioni deontologiche e pratiche per poter svolgere un adeguato lavoro psicologico a distanza.
Vi ricordiamo che è sempre fondamentale che il paziente firmi il consenso informato: potete trovare QUI i modelli da utilizzare.
Alcune piattaforme utilizzabili gratuitamente per il lavoro online:
- Skype
- Google Hangouts
Rispetto alla prosecuzione a distanza di lavori psicologici iniziati già da tempo di persona, si raccomanda di cercare di realizzare una situazione che possa tendere a ricreare la condizione in cui ci si incontra di persona.
L’importante è sempre salvaguardare la privacy e la possibilità di svolgere il lavoro a due senza essere interrotti.
Qualora si decidesse di intraprendere un nuovo lavoro psicologico con un cliente/paziente/utente, che necessita il nostro aiuto, soprattutto in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, vi chiediamo di prestare la massima attenzione agli aspetti deontologici, che trovate nelle guide. Questi nuovi lavori che iniziano da remoto tout court dovrebbero incentrarsi soprattutto su temi del supporto, ascolto e tentativi di risoluzione della crisi che la persona sta vivendo.
2) Se non potete erogare prestazioni on line e dovete muovervi da e verso lo studio professionale, cooperativa o altro luogo di lavoro ecco alcune indicazioni:
a) rispettate rigorosamente le misure igienico-preventive del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, che devono essere applicate con particolare attenzione da tutti i professionisti sanitari. Consultate anche le FAQ sul sito dell'Ordine (in continuo aggiornamento) per informazioni più specifiche e il Vademecum del CNOP.
b)munitevi di riconoscimenti per il professionista: qualora siano effettuati controlli da parte della Forze dell’Ordine, dovrete comunicare il vostro ruolo professionale e la motivazione dello spostamento. Potete mostrare il tesserino oppure la scheda di iscrizione dal sito OPL oppure compilare il modulo, utile sia per il professionista che per l’utente, che trovate QUI.
c) munitevi di riconoscimenti per i clienti/pazienti: aiutate anche i pazienti a essere nella condizione di poter dimostrare che si stanno recando da un professionista sanitario per prestazione professionale, compilando il modulo che trovate qui
EVENTI NON CONSENTITI
- Tutte le attività di gruppo (come gruppi terapeutici, riunioni, supervisioni, intervisioni, formazioni, psicodramma, social dreaming eccetera) non rispettano le regole di "social distancing" descritte nel DPCM 8 marzo, e come tali vanno rinviate dopo il 3 aprile.
- Tutte le attività a stretto contatto con pazienti fragili o anziani vanno rinviate tranne in casi di oggettiva necessità clinica.
- CTU/CTP: il CTU è un incaricato di pubblico ufficio e quindi ha un ruolo diverso rispetto al professionista privato. L’indicazione attuale è quindi di rimandare tutto ciò che non è strettamente urgente fatte salve le situazioni riguardanti i minori e reati gravi, organizzare gli incontri come i collegi peritali e i colloqui individuali con gli adulti via Skype (sistema sicuro e crittografato) e rimandare le osservazioni familiari e domiciliari ad aprile.
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