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Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica - Università San Raffaele di Milano
Orientamento teorico-scientifico e clinico
Bibliografia
Docenti
Organizzazione della didattica
Piano di studi
Informazioni pratiche e organizzative
Supervisione, formazione esperienziale e tirocini
Orientamento teorico-scientifico e clinico
Profilo di apprendimento
Lo specialista in Psicologia Clinica deve aver maturato conoscenze teoriche, scientifiche e professionali nel campo delle applicazioni della psicologia clinica e dinamica a differenti soggetti (persone, gruppi, sistemi), secondo diversi modelli operativi (individuale, sistemico-relazionale, dì gruppo) e in base alle fasi evolutive dell'Individuo, con particolare riferimento alle caratteristiche adattive e disadattive della personalità. L'ambito clinico di riferimento è variegato e può essere così riassunto: (1) Sofferenza psicologica individuale; (2) Disturbi e patologie della personalità; (3) Aspetti psicologici delie psicopatologie; (4) Sofferenza psicologica delia coppia e della famiglia. Accanto a queste aree vanno prese in considerazione tutte quelle problematiche, inscrivibili all'interno della psicologia della salute, delle istituzioni e di comunità, che contribuiscano significativamente a generare sofferenza o patologia psichica (con attenzione allo stress lavoro correlato, in conformità con la legislazione vigente). Dovranno anche essere acquisite conoscenze relative agli aspetti preventivi di tutte le condizioni sopra riportate. La complessità del quadro di riferimento sopra descritto implica che lo psicologo clinico abbia acquisito competenze valutative dei problemi e delle dinamiche psicologiche e psicopatologiche. Tra le competenze dello specialista in Psicologia Clinica figura dunque la capacità di scelta, su base scientifica, di strumenti valutativi e psicodiagnostici dotati di adeguato potere discriminante, affidabili e validi. È conseguentemente indispensabile che vengano anche acquisite conoscenze in ambito statistico, psicometrico e informatico. Analoghe considerazioni possono essere fatte circa la conoscenza, teorica e pratica, delle possibili modalità di intervento e di trattamento psicologici. Deve essere dunque acquisita la capacità di scelta e dì messa in atto degli interventi psicologici, psicoterapeutici (individuali, di coppia e dì gruppo) e riabilitativi più adeguati a ogni situazione sulla base di un itinerario formativo individuale e di una consapevolezza delle specificità e dell'efficacia di essi. Quest'ultimo aspetto implica una conoscenza approfondita, aggiornata e consapevole della letteratura scientifica, clinica ed empirica, così come la capacità di valutazione adeguata dell'efficacia degli interventi messi in atto.
Principi di organizzazione del Curriculum Didattico-Formativo
La formazione dello psicoterapeuta, tradizionalmente fondata soprattutto su teorie e modelli clinici non verificabili empiricamente, deve essere oggi il più possibile basata su di un approccio scientifico. Questa concezione viene usualmente definita come evidence-based ed è riassunta in una dichiarazione dell'American Psychological Association (2005) come "l'integrazione tra la migliore ricerca disponibile con l'esperienza clinica alla luce delle caratteristiche, della cultura e dei valori dei pazienti" (per una esauriente esposizione dell'argomento. La necessità del riferimento all'approccio evidence-based riguarda il poter offrire agli utenti la garanzia di trattamenti di cui siano esplicite e verificabili le basi teoriche, di cui si conoscano le indicazioni, la durata, i risultati, il rapporto costo-beneficio. Questi aspetti rappresentano una garanzia necessaria soprattutto quando la formazione alla psicoterapia e il suo esercizio avvengono all'interno di istituzioni pubbliche, che hanno per mandato il dovere di fornire servizi la cui qualità sia verificabile e, auspicabilmente, elevata.
La ricerca empirica dimostra come psicoterapie di vario orientamento siano efficaci, e ciò mette in crisi la tradizionale rigida distinzione, o contrapposizione, tra differenti approcci teorici, in funzione della identificazione di quali siano invece i fattori dell'azione e dell'efficacia terapeutica. In altri termini, è oggi imprescindibile passare dalla adesione a tradizioni culturali (psicodinamica, cognitivo-comportamentale, sistemica…), che peraltro in parte continuano a rappresentare riferimenti di ordine generale, alla identificazione di che cosa funziona e come nel trattamento psicoterapico.
Nonostante sopravviva la tendenza a identificare la formazione in psicoterapia rifacendosi alle distinzioni tradizionali cui si accennava nel punto precedente, è ampiamente dimostrato che la formazione oggi oscilla tra la frammentazione delle concezioni tradizionali e la commistione di concetti, strategie e tecniche che un tempo erano chiaramente distinti. In altri termini, non solo esistono molti modi di intendere, ad esempio, il concetto di "psicodinamico" o di "cognitivo", ma contemporaneamente esistono sovrapposizioni e commistioni tra queste aree. Questa trasformazione che non consente più una adesione ingenua a tradizioni in fase di complessa trasformazione, con il rischio di confusione teorica e incontrollato eclettismo pragmatico, rappresenta un motivo ulteriore per aderire il più possibile all'approccio evidence-based Pur essendo vincolante, sulla base dell'Ordinamento Didattico nazionale, la ripresentazione di conoscenze di base soprattutto nel primo biennio, la metodologia di apprendimento prevista è basata sulla partecipazione alle attività dei docenti nei loro specifici settori, riducendo al minimo le lezioni frontali e quindi il rischio di ripetizioni di quanto appreso durante l'itinerario didattico-formativo della laurea in Psicologia.
Per quanto riguarda invece l'apprendimento delle conoscenze e competenze cliniche diagnostiche e terapeutiche la metodologia prevista è anch'essa basata soprattutto sulla partecipazione alle attività didattiche, cliniche e di ricerca dei docenti. La possibilità di un apprendimento esperienziale è garantita dal fatto che la sede didattico-formativa della Scuola è situata presso il San Raffaele-Turro (via Stamira d'Ancona, 20) dove vengono di fatto effettuate attività diagnostico-terapeutiche di ambito psicologico-psicoterapico (Servizio di Psicologia Clinica e Psicoterapia), psichiatrico e neurologico. Gli studenti della Scuola possono quindi usufruire di tutte le strutture e risorse di queste aree specialistiche. In particolare è possibile per lo studente partecipare all'itinerario diagnostico dei pazienti anche quando questo inizia in ambito psichiatrico (ricovero). Accanto alle strutture del San Raffaele-Turro sono comunque a disposizione delle attività della Scuola tutte le strutture accademiche e ospedaliere facenti riferimento all'Università Vita-Salute San Raffaele e all'Ospedale San Raffaele, laddove operino i docenti della Scuola.
Sulla base di quanto affermato nei due punti precedenti, il raggiungimento dei CFU previsti dal Curriculum Didattico-Formativo è organizzato, in termini di orari e frequenze, tramite un accordo tra docenti e studenti tale da consentire agli studenti stessi di usufruire del massimo livello di condivisione operativa professionale con il singolo docente.
In sintesi, l'intento didattico-formativo della Scuola nella sua globalità è di consentire agli studenti di acquisire competenze diagnostico-terapeutiche attraverso un apprendimento in gran parte esperienziale (partecipazione alle attività cliniche dei docenti, partecipazione alla presentazione di casi clinici, valutazioni diagnostiche supervisionate, presa in carico di pazienti con supervisione), con particolare riferimento alle psicoterapie evidence-based.
Lo specialista in Psicologia Clinica deve aver maturato conoscenze teoriche, scientifiche e professionali nel campo delle applicazioni della psicologia clinica e dinamica a differenti soggetti (persone, gruppi, sistemi), secondo diversi modelli operativi (individuale, sistemico-relazionale, dì gruppo) e in base alle fasi evolutive dell'Individuo, con particolare riferimento alle caratteristiche adattive e disadattive della personalità. L'ambito clinico di riferimento è variegato e può essere così riassunto: (1) Sofferenza psicologica individuale; (2) Disturbi e patologie della personalità; (3) Aspetti psicologici delie psicopatologie; (4) Sofferenza psicologica delia coppia e della famiglia. Accanto a queste aree vanno prese in considerazione tutte quelle problematiche, inscrivibili all'interno della psicologia della salute, delle istituzioni e di comunità, che contribuiscano significativamente a generare sofferenza o patologia psichica (con attenzione allo stress lavoro correlato, in conformità con la legislazione vigente). Dovranno anche essere acquisite conoscenze relative agli aspetti preventivi di tutte le condizioni sopra riportate. La complessità del quadro di riferimento sopra descritto implica che lo psicologo clinico abbia acquisito competenze valutative dei problemi e delle dinamiche psicologiche e psicopatologiche. Tra le competenze dello specialista in Psicologia Clinica figura dunque la capacità di scelta, su base scientifica, di strumenti valutativi e psicodiagnostici dotati di adeguato potere discriminante, affidabili e validi. È conseguentemente indispensabile che vengano anche acquisite conoscenze in ambito statistico, psicometrico e informatico. Analoghe considerazioni possono essere fatte circa la conoscenza, teorica e pratica, delle possibili modalità di intervento e di trattamento psicologici. Deve essere dunque acquisita la capacità di scelta e dì messa in atto degli interventi psicologici, psicoterapeutici (individuali, di coppia e dì gruppo) e riabilitativi più adeguati a ogni situazione sulla base di un itinerario formativo individuale e di una consapevolezza delle specificità e dell'efficacia di essi. Quest'ultimo aspetto implica una conoscenza approfondita, aggiornata e consapevole della letteratura scientifica, clinica ed empirica, così come la capacità di valutazione adeguata dell'efficacia degli interventi messi in atto.
Principi di organizzazione del Curriculum Didattico-Formativo
La formazione dello psicoterapeuta, tradizionalmente fondata soprattutto su teorie e modelli clinici non verificabili empiricamente, deve essere oggi il più possibile basata su di un approccio scientifico. Questa concezione viene usualmente definita come evidence-based ed è riassunta in una dichiarazione dell'American Psychological Association (2005) come "l'integrazione tra la migliore ricerca disponibile con l'esperienza clinica alla luce delle caratteristiche, della cultura e dei valori dei pazienti" (per una esauriente esposizione dell'argomento. La necessità del riferimento all'approccio evidence-based riguarda il poter offrire agli utenti la garanzia di trattamenti di cui siano esplicite e verificabili le basi teoriche, di cui si conoscano le indicazioni, la durata, i risultati, il rapporto costo-beneficio. Questi aspetti rappresentano una garanzia necessaria soprattutto quando la formazione alla psicoterapia e il suo esercizio avvengono all'interno di istituzioni pubbliche, che hanno per mandato il dovere di fornire servizi la cui qualità sia verificabile e, auspicabilmente, elevata.
La ricerca empirica dimostra come psicoterapie di vario orientamento siano efficaci, e ciò mette in crisi la tradizionale rigida distinzione, o contrapposizione, tra differenti approcci teorici, in funzione della identificazione di quali siano invece i fattori dell'azione e dell'efficacia terapeutica. In altri termini, è oggi imprescindibile passare dalla adesione a tradizioni culturali (psicodinamica, cognitivo-comportamentale, sistemica…), che peraltro in parte continuano a rappresentare riferimenti di ordine generale, alla identificazione di che cosa funziona e come nel trattamento psicoterapico.
Nonostante sopravviva la tendenza a identificare la formazione in psicoterapia rifacendosi alle distinzioni tradizionali cui si accennava nel punto precedente, è ampiamente dimostrato che la formazione oggi oscilla tra la frammentazione delle concezioni tradizionali e la commistione di concetti, strategie e tecniche che un tempo erano chiaramente distinti. In altri termini, non solo esistono molti modi di intendere, ad esempio, il concetto di "psicodinamico" o di "cognitivo", ma contemporaneamente esistono sovrapposizioni e commistioni tra queste aree. Questa trasformazione che non consente più una adesione ingenua a tradizioni in fase di complessa trasformazione, con il rischio di confusione teorica e incontrollato eclettismo pragmatico, rappresenta un motivo ulteriore per aderire il più possibile all'approccio evidence-based Pur essendo vincolante, sulla base dell'Ordinamento Didattico nazionale, la ripresentazione di conoscenze di base soprattutto nel primo biennio, la metodologia di apprendimento prevista è basata sulla partecipazione alle attività dei docenti nei loro specifici settori, riducendo al minimo le lezioni frontali e quindi il rischio di ripetizioni di quanto appreso durante l'itinerario didattico-formativo della laurea in Psicologia.
Per quanto riguarda invece l'apprendimento delle conoscenze e competenze cliniche diagnostiche e terapeutiche la metodologia prevista è anch'essa basata soprattutto sulla partecipazione alle attività didattiche, cliniche e di ricerca dei docenti. La possibilità di un apprendimento esperienziale è garantita dal fatto che la sede didattico-formativa della Scuola è situata presso il San Raffaele-Turro (via Stamira d'Ancona, 20) dove vengono di fatto effettuate attività diagnostico-terapeutiche di ambito psicologico-psicoterapico (Servizio di Psicologia Clinica e Psicoterapia), psichiatrico e neurologico. Gli studenti della Scuola possono quindi usufruire di tutte le strutture e risorse di queste aree specialistiche. In particolare è possibile per lo studente partecipare all'itinerario diagnostico dei pazienti anche quando questo inizia in ambito psichiatrico (ricovero). Accanto alle strutture del San Raffaele-Turro sono comunque a disposizione delle attività della Scuola tutte le strutture accademiche e ospedaliere facenti riferimento all'Università Vita-Salute San Raffaele e all'Ospedale San Raffaele, laddove operino i docenti della Scuola.
Sulla base di quanto affermato nei due punti precedenti, il raggiungimento dei CFU previsti dal Curriculum Didattico-Formativo è organizzato, in termini di orari e frequenze, tramite un accordo tra docenti e studenti tale da consentire agli studenti stessi di usufruire del massimo livello di condivisione operativa professionale con il singolo docente.
In sintesi, l'intento didattico-formativo della Scuola nella sua globalità è di consentire agli studenti di acquisire competenze diagnostico-terapeutiche attraverso un apprendimento in gran parte esperienziale (partecipazione alle attività cliniche dei docenti, partecipazione alla presentazione di casi clinici, valutazioni diagnostiche supervisionate, presa in carico di pazienti con supervisione), con particolare riferimento alle psicoterapie evidence-based.
Orientamento-
DirettoreAnna Ogliari
Anno di riconoscimento MIUR-
Affiliazione a Società Scientifiche-
IndirizzoSan Raffaele Turro - Palazzina C Via Stamira D’Ancona, 20 - 20127 Milano - Segreteria: Palazzo Dibit 2, piano -1, via Olgettina, 58 - 20132 Milano
Telefono02.91751565 - 02.91751561 - 02.91751581
Fax02.91971453
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