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Psicoterapia Cognitiva e Ricerca - Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale
Orientamento teorico-scientifico e clinico
Bibliografia
Docenti
Organizzazione della didattica
Piano di studi
Informazioni pratiche e organizzative
Supervisione, formazione esperienziale e tirocini
Orientamento teorico-scientifico e clinico
Gli obiettivi principali della Scuola sono l’insegnamento di capacità diagnostiche fini che consentono di indirizzare il paziente verso il trattamento più efficace, l’integrazione tra le tecniche cognitive e cognitivo-comportamentali standard e la sapienza nel gestire la relazione e il setting con pazienti anche difficili.
L’approccio clinico della Scuola è cognitivo comportamentale in modo compiuto nei primi due anni (Ellis, Beck, Kelly, Clark, Wells, Salkovskis e molti altri) mentre nel secondo biennio si insegna un approccio che consenta di concettualizzare il caso in modo scientificamente sapiente, con la competenza a scegliere tra gli interventi efficaci per i disturbi di personalità che emergono dagli sviluppi recenti della tradizione cognitivo-comportamentale (Young, Linehan) e da tradizioni diverse.
Si insegnano inoltre altre tecniche innovative di intervento, sia neocomportamentali che processuali: Acceptance and committment therapy (ACT), Dialectical-behavioral therapy (DBT), Metacognitive therapy (MCT) e mindfulness.
Gli allievi approfondiscono il modello LIBET (Life themes and plans Implications of biased Beliefs: Elicitation and Treatment); un modello di concettualizzazione clinica dei disturbi emotivi che appartiene al paradigma clinico e terapeutico CBT (Cognitive Behavioural Therapy) con alcune integrazioni di area costruttivista ed evolutiva.
È l’unica Scuola in Italia riconosciuta ufficialmente dall’Istituto Albert Ellis di New York per l’erogazione e la certificazione delle conoscenze relative alla Rational Emotive Behavior Therapy.
Gli obiettivi principali della Scuola sono l’insegnamento di capacità diagnostiche fini che consentono di indirizzare il paziente verso il trattamento più efficace, l’integrazione tra le tecniche cognitive e cognitivo-comportamentali standard e la sapienza nel gestire la relazione e il setting con pazienti anche difficili.
La Scuola insegna anche la Rational Emotive Behavior Therapy (REBT) grazie a supervisori certificati dall’International Association for Rational Emotive Behavior Therapy (IAREBT).
La Scuola si caratterizza per un forte impianto clinico e scientifico:
– Una forte importanza accordata alla psicodiagnosi corretta sia dal punto di vista del colloquio clinico che dal punto di vista della testistica, sia psichiatrica che psicologica che cognitiva. L’importanza data alla psicodiagnosi corretta è premessa fondamentale per l’organizzazione del progetto clinico e psicoterapeutico e per l’integrazione tra diverse figure professionali: lo psichiatra, lo psicoterapeuta individuale, l’invio in doppio setting ai gruppi, ecc.
– Una forte spinta a costruire un gruppo di ricerca di livello internazionale perché la formazione degli allievi sia costantemente informata non solo dalla competenza clinica dei didatti, ma dalla vicinanza al pensiero scientifico sulla clinica. Il gruppo Studi Cognitivi ha ad oggi un centinaio di pubblicazioni su riviste internazionali referate, come Psychological Medicine, Behaviour Research and Therapy e molte altre. Gli allievi interessati possono interagire con il gruppo ricerca, ma soprattutto vi è una relazione di interazione tra pensiero clinico, conduzione della psicoterapia e conoscenza della ricerca sulla psicoterapia.
– La presenza di alcune figure di spicco del cognitivismo italiano che insegnano ogni anno portando le loro competenze teoriche e cliniche (Sandra Sassaroli, Giovanni Maria Ruggiero, Cristiano Castelfranchi, Antonio Semerari, Roberto Anchisi, Marcantonio Spada, Paolo Moderato e tanti altri).
– Una forte tendenza a divenire luogo privilegiato di iniziative cliniche, culturali, scientifiche, del web che coinvolgano gli allievi dal punto di vista della ricerca e della clinica, della psicodiagnostica, delle attività extrascolastiche e che contribuiscano alla loro professionalizzazione come psicoterapeuti. Alcuni esempi sono: il progetto Pro-Youth sulla prevenzione online dei disturbi alimentari, “State of Mind” (www.stateofmind.it), il più grande web journal nell’area della psicologia, le supervisioni, la scrittura di articoli scientifici, la possibilità di assistere ai gruppi clinici di skill training o alla psicodiagnostica e l’organizzazione di congressi. In quest’ottica, Studi Cognitivi ha sponsorizzato la nascita a Milano di una facoltà di psicologia clinica austriaca (Sigmund Freud University, Milano branch), che permette di ottenere una laurea in psicologia riconosciuta in Italia.
I punti chiave dell’offerta formativa della Scuola sono i seguenti:
– Tecniche. Dopo aver compreso come funziona la mente del paziente, l’esordio e il mantenimento del disturbo, si formano gli allievi all’utilizzo di tecniche che appartengono alla terapia cognitivo-comportamentale (standard e di terza generazione) e all’applicazione di protocolli efficaci. Le esercitazioni per l’affinamento delle tecniche e le supervisioni costanti rappresentano lo scheletro del percorso formativo.
– Competenza clinica. Formare allievi in grado di gestire un caso clinico nel suo complesso, anche oltre l’utilizzo delle tecniche. Comprende l’acquisizione di pensiero critico nell’attuazione della strategia terapeutica, pensiero non ideologico ma pragmatico che sappia condurre una diagnostica corretta, individuare la psicoterapia adeguata e integrarla con specialisti di estrazione diversa. L’allievo imparerà a sviluppare competenze di disciplina interiore e capacità di gestione della relazione terapeutica con pazienti complessi.
– La concettualizzazione dei casi complessi e la gestione del setting. Introdurre gli allievi alla conoscenza e alla gestione dei cicli interpersonali che possono presentarsi in terapia. Questi cicli saranno comunque espressi e studiati in termini cognitivi e metacognitivi.
– Ricerca. Offrire una formazione clinica che si fondi sull’evidenza sperimentale e sulla ricerca.
– Aggiornamento professionale. Fornire conoscenze e aggiornare i didatti costantemente su ciò che avviene nella comunità scientifica grazie allo studio rigoroso, alla rete di relazioni e di collaborazioni internazionali della Scuola (es: Associazioni Internazionali di psicoterapia).
– Formazione. Opportunità annuali di formazione attraverso l’invito di terapeuti e ricercatori internazionali e l’organizzazione di congressi e conferenze. Comprende la certificazione di seminari internazionali, workshop e corsi di formazione interni alla Scuola su nuove forme di psicoterapia efficaci.
A garanzia della qualità formativa offerta, la Scuola ha predisposto una serie di strumenti di monitoraggio, descritti in un documento interno "Linee Guida Didattiche – Studi Cognitivi", che rendono la Scuola conforme alle linee guida internazionali redatte dall’European Association for Behavioural and Cognitive Therapies (EABCT, 2009) sugli standard di qualità dei training in terapia cognitivo comportamentale, adattati rispetto alle norme nazionali italiane vigenti in termini di formazione in psicoterapia.
L’approccio clinico della Scuola è cognitivo comportamentale in modo compiuto nei primi due anni (Ellis, Beck, Kelly, Clark, Wells, Salkovskis e molti altri) mentre nel secondo biennio si insegna un approccio che consenta di concettualizzare il caso in modo scientificamente sapiente, con la competenza a scegliere tra gli interventi efficaci per i disturbi di personalità che emergono dagli sviluppi recenti della tradizione cognitivo-comportamentale (Young, Linehan) e da tradizioni diverse.
Si insegnano inoltre altre tecniche innovative di intervento, sia neocomportamentali che processuali: Acceptance and committment therapy (ACT), Dialectical-behavioral therapy (DBT), Metacognitive therapy (MCT) e mindfulness.
Gli allievi approfondiscono il modello LIBET (Life themes and plans Implications of biased Beliefs: Elicitation and Treatment); un modello di concettualizzazione clinica dei disturbi emotivi che appartiene al paradigma clinico e terapeutico CBT (Cognitive Behavioural Therapy) con alcune integrazioni di area costruttivista ed evolutiva.
È l’unica Scuola in Italia riconosciuta ufficialmente dall’Istituto Albert Ellis di New York per l’erogazione e la certificazione delle conoscenze relative alla Rational Emotive Behavior Therapy.
Gli obiettivi principali della Scuola sono l’insegnamento di capacità diagnostiche fini che consentono di indirizzare il paziente verso il trattamento più efficace, l’integrazione tra le tecniche cognitive e cognitivo-comportamentali standard e la sapienza nel gestire la relazione e il setting con pazienti anche difficili.
La Scuola insegna anche la Rational Emotive Behavior Therapy (REBT) grazie a supervisori certificati dall’International Association for Rational Emotive Behavior Therapy (IAREBT).
La Scuola si caratterizza per un forte impianto clinico e scientifico:
– Una forte importanza accordata alla psicodiagnosi corretta sia dal punto di vista del colloquio clinico che dal punto di vista della testistica, sia psichiatrica che psicologica che cognitiva. L’importanza data alla psicodiagnosi corretta è premessa fondamentale per l’organizzazione del progetto clinico e psicoterapeutico e per l’integrazione tra diverse figure professionali: lo psichiatra, lo psicoterapeuta individuale, l’invio in doppio setting ai gruppi, ecc.
– Una forte spinta a costruire un gruppo di ricerca di livello internazionale perché la formazione degli allievi sia costantemente informata non solo dalla competenza clinica dei didatti, ma dalla vicinanza al pensiero scientifico sulla clinica. Il gruppo Studi Cognitivi ha ad oggi un centinaio di pubblicazioni su riviste internazionali referate, come Psychological Medicine, Behaviour Research and Therapy e molte altre. Gli allievi interessati possono interagire con il gruppo ricerca, ma soprattutto vi è una relazione di interazione tra pensiero clinico, conduzione della psicoterapia e conoscenza della ricerca sulla psicoterapia.
– La presenza di alcune figure di spicco del cognitivismo italiano che insegnano ogni anno portando le loro competenze teoriche e cliniche (Sandra Sassaroli, Giovanni Maria Ruggiero, Cristiano Castelfranchi, Antonio Semerari, Roberto Anchisi, Marcantonio Spada, Paolo Moderato e tanti altri).
– Una forte tendenza a divenire luogo privilegiato di iniziative cliniche, culturali, scientifiche, del web che coinvolgano gli allievi dal punto di vista della ricerca e della clinica, della psicodiagnostica, delle attività extrascolastiche e che contribuiscano alla loro professionalizzazione come psicoterapeuti. Alcuni esempi sono: il progetto Pro-Youth sulla prevenzione online dei disturbi alimentari, “State of Mind” (www.stateofmind.it), il più grande web journal nell’area della psicologia, le supervisioni, la scrittura di articoli scientifici, la possibilità di assistere ai gruppi clinici di skill training o alla psicodiagnostica e l’organizzazione di congressi. In quest’ottica, Studi Cognitivi ha sponsorizzato la nascita a Milano di una facoltà di psicologia clinica austriaca (Sigmund Freud University, Milano branch), che permette di ottenere una laurea in psicologia riconosciuta in Italia.
I punti chiave dell’offerta formativa della Scuola sono i seguenti:
– Tecniche. Dopo aver compreso come funziona la mente del paziente, l’esordio e il mantenimento del disturbo, si formano gli allievi all’utilizzo di tecniche che appartengono alla terapia cognitivo-comportamentale (standard e di terza generazione) e all’applicazione di protocolli efficaci. Le esercitazioni per l’affinamento delle tecniche e le supervisioni costanti rappresentano lo scheletro del percorso formativo.
– Competenza clinica. Formare allievi in grado di gestire un caso clinico nel suo complesso, anche oltre l’utilizzo delle tecniche. Comprende l’acquisizione di pensiero critico nell’attuazione della strategia terapeutica, pensiero non ideologico ma pragmatico che sappia condurre una diagnostica corretta, individuare la psicoterapia adeguata e integrarla con specialisti di estrazione diversa. L’allievo imparerà a sviluppare competenze di disciplina interiore e capacità di gestione della relazione terapeutica con pazienti complessi.
– La concettualizzazione dei casi complessi e la gestione del setting. Introdurre gli allievi alla conoscenza e alla gestione dei cicli interpersonali che possono presentarsi in terapia. Questi cicli saranno comunque espressi e studiati in termini cognitivi e metacognitivi.
– Ricerca. Offrire una formazione clinica che si fondi sull’evidenza sperimentale e sulla ricerca.
– Aggiornamento professionale. Fornire conoscenze e aggiornare i didatti costantemente su ciò che avviene nella comunità scientifica grazie allo studio rigoroso, alla rete di relazioni e di collaborazioni internazionali della Scuola (es: Associazioni Internazionali di psicoterapia).
– Formazione. Opportunità annuali di formazione attraverso l’invito di terapeuti e ricercatori internazionali e l’organizzazione di congressi e conferenze. Comprende la certificazione di seminari internazionali, workshop e corsi di formazione interni alla Scuola su nuove forme di psicoterapia efficaci.
A garanzia della qualità formativa offerta, la Scuola ha predisposto una serie di strumenti di monitoraggio, descritti in un documento interno "Linee Guida Didattiche – Studi Cognitivi", che rendono la Scuola conforme alle linee guida internazionali redatte dall’European Association for Behavioural and Cognitive Therapies (EABCT, 2009) sugli standard di qualità dei training in terapia cognitivo comportamentale, adattati rispetto alle norme nazionali italiane vigenti in termini di formazione in psicoterapia.
OrientamentoCognitivo e cognitivo-comportamentale
DirettoreGiovanni Maria Ruggiero
Anno di riconoscimento MIUR2004 (cod. 183)
Affiliazione a Società ScientificheEABCT (European Association for Behavioural and Cognitive Therapies) - CBT Italia
IndirizzoForo Buonaparte, 57 - 20121 Milano
Sito webhttps://www.studicognitivi.it/
Telefono02.4150998
Fax02.87238216
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