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25/11/2025
NOTA STAMPA - Educare all’affettività per prevenire la violenza L’appello di assistenti sociali e psicologi lombardi
immagine articolo NOTA STAMPA - Educare all’affettività per prevenire la violenza L’appello di assistenti sociali e psicologi lombardi
In occasione del 25 novembre – Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Ordine Assistenti Sociali della Lombardia e l’Ordine Psicologi della Lombardia rinnovano il proprio impegno comune nella prevenzione e nel contrasto di ogni forma di violenza di genere.

La violenza contro le donne, e più in generale contro chi subisce discriminazioni fondate sul genere, non è infatti soltanto un’emergenza sociale ma è un fenomeno strutturale, radicato in modelli culturali che spesso legittimano il controllo, la dipendenza, la sopraffazione. Contrastarla significa agire non solo sulla specifica situazione, ma sulla prevenzione, sulla cultura del rispetto e sulla formazione delle nuove generazioni.

Le priorità comuni sono dunque quelle di rafforzare le reti territoriali integrate di prevenzione e sostegno (psicologi, assistenti sociali, servizi sanitari, scuole, enti locali) capaci di intercettare precocemente segnali di rischio, promuovere la formazione continua dei professionisti su dinamiche della violenza di genere, stereotipi culturali e strumenti di intervento multidisciplinare, sostenere politiche che garantiscano autonomia economica e sicurezza abitativa a chi sceglie di uscire da percorsi di violenza e inserire stabilmente l’educazione affettiva e al rispetto all’interno dei programmi scolastici, come investimento strategico di prevenzione.

«Il 25 novembreha detto a questo proposito la presidente dell’Ordine Regionale Assistenti Sociali delle Lombardia Simona Regondinon può essere l’unica data in cui si discute del contrasto alla violenza di genere, sono 365 i giorni dell’anno in cui è necessario alimentare la cultura contro la violenza, tutte le violenze, e costruire comunità più attente. Gli assistenti sociali possono agire un ruolo fondamentale nell’emersione del fenomeno del maltrattamento, attivare la rete antiviolenza e con le donne individuare percorsi di fuoriuscita dalla violenza e progetti di autonomia. Possiamo essere punto di riferimento per le donne a rischio e vittime di violenza, ma nessuna azione di contrasto può prescindere dalla prevenzione, da un lavoro educativo e culturale profondo di cui deve farsi carico l’intera comunità: dalla famiglia, alla scuola, ai contesti educativi.

“La violenza di genere è al centro del lavoro dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia, con iniziative che proseguono tutto l’anno, non solo il 25 novembre. Proprio in questi giorni, ad esempio, stiamo concludendo un corso promosso con Regione Lombardia sulla violenza domestica – in particolare quella psicologica e finanziaria. La peculiarità del corso è quella di essere rivolto non solo agli psicologi che operano nei Tribunali o nei Servizi, ma anche a chi lavora in studi privati e in altri contesti: l’obiettivo è garantire competenze trasversali, affinché colleghe e colleghi possano essere “antenne” anche in luoghi non direttamente deputati a intercettare queste situazioni. commenta Valentina Di Mattei, Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia.

“Parlando di prevenzione, poi, riteniamo fondamentale l’educazione affettiva intesa come promozione di salute, non di ideologia” commentano entrambe le Presidenti. “perché significa aiutare bambine, bambini e adolescenti a conoscersi, a riconoscere le emozioni proprie e dell’altro, a costruire relazioni sane, consapevoli e paritarie, comprendendo il significato del consenso e del rispetto e a superare gli stereotipi di genere. L’educazione affettiva nelle scuole è una necessità perché significa agire alle radici della violenza. Come Ordini professionali ribadiamo l’importanza di un’alleanza tra scuola, famiglie e professionisti sociali e della salute psicologica. Solo lavorando insieme a più livelli è possibile promuovere benessere e prevenire il disagio”.

L’Ordine Assistenti Sociali della Lombardia e l’Ordine Psicologi della Lombardia rinnovano quindi il proprio impegno per costruire una rete di prevenzione fondata su relazioni, ascolto e corresponsabilità affinché il 25 novembre diventi tappa di un percorso collettivo verso comunità più giuste, inclusive e libere dalla violenza.

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