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Torna all'elenco18/01/2022
News fiscalità: limiti all'uso del contante e obbligo del POS

Per le violazioni commesse e contestate dalla suddetta data, il minimo edittale sarà pari a 1.000,00 euro.
In questa prospettiva e per agevolare i pagamenti tracciabili, dal 1° gennaio 2023 tutti i soggetti che effettuano l'attività di prestazione di servizi, "anche professionali", e che operano con partita Iva (in qualunque regime) dovranno accettare i pagamenti anche con bancomat e carte di credito/debito, e dotarsi pertanto di Pos, oltre ai tradizionali mezzi quali bonifico bancario ed assegno.
Si tratta di obbligo in realtà già introdotto nel passato, ma mai effettivamente entrato in vigore data l'assenza di un regime sanzionatorio.
A partire dal 2023, invece, la "mancata accettazione" di pagamenti, di qualsiasi importo, tramite carte di pagamento comporterà una sanzione pecuniaria pari a 30 euro aumentati del 4% del valore della transazione per la quale sia stato rifiutato il pagamento tramite Pos (art. 15 co. 4-bis del DL 179/2012 convertito, come inserito, in sede di conversione nella L. 233/2021, dall'art. 19-ter co. 1 lett. b) del DL 152/2021).
Non sono stati previsti in tal senso importi minimi sopra i quali scatti l’obbligo del pagamento elettronico, che si applicherà in tal senso a tutte le transazioni, di qualsiasi importo.
Per dotarsi di Pos, si consiglia di valutare le offerte proposte dall'Istituto bancario/postale con cui si opera sul fronte professionale, oppure proposte da fornitori di telefonia mobile o su canali internet: oltre al costo dell'eventuale dispositivo, in alcuni casi vengono addebitate solo commissioni (in %) alla singola transazione; in altre viene richiesta una fee mensile fissa con l'aggiunta di una commissione (in %) sulla singola transazione ma di minore entità.
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