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27/05/2020
Indicazioni aggiornate al 27/05/2020 per lo svolgimento della professione
Secondo quanto disposto dall’art.1, c.1, lett. ii) del D.P.C.M. 17/05/2020 e dall’Ordinanza n.547 del 17/05/2020 di Regione Lombardia, non è prevista in generale la chiusura dell’attività professionale psicologica (codice Ateco 86).
In ogni caso, è fortemente raccomandato:
- il massimo utilizzo di modalità di lavoro a distanza;
- incentivare le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti, nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva;
- assumere protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro (fortemente consigliati due metri) come principale misura di contenimento all’interno di luoghi chiusi, adottare strumenti di protezione individuale (mascherine);
- incentivare le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali;
- dotarsi di una scorta di mascherine da fornire a pazienti che ne siano privi qualora ve ne sia necessità così come di gel disinfettante;
- spiegare con chiarezza agli utenti e collaboratori le norme di comportamento anti-contagio e assicurarsi che la comunicazione sia stata adeguatamente compresa (vedi Ordinanza n.547 del 17/05/2020).
In generale, le strutture sanitarie private, ivi compresi gli studi, possono continuare ad operare e a erogare i propri servizi, esclusivamente per le prestazioni che i professionisti giudichino non rinviabili e urgenti, sempre previo appuntamento, pianificando le prestazioni in modo da evitare la permanenza dei clienti nelle sale d'attesa.
Ogni professionista deve valutare attentamente l’effettiva urgenza e inderogabilità della prestazione in presenza, attenendosi alle norme igieniche indicate dal Ministero della Salute. Si ricorda che “Lo psicologo è responsabile dei propri atti professionali e delle loro prevedibili dirette conseguenze." Art.3 del Codice Deontologico.
SCARICA QUI le risposte alle domande più frequenti.
SPOSTAMENTI TRA COMUNI E TRA REGIONI
Dal 18 maggio è possibile spostarsi all’interno del territorio regionale e non è più necessaria l’autocertificazione.
Fino al 2 giugno gli spostamenti dei professionisti verso altre Regioni sono autorizzate solo per comprovate esigenze lavorative (anche nel caso di studi fuori regione) e gli spostamenti dei pazienti per comprovati motivi di salute. In questi casi occorrerà fornire un’autocertificazione.
Resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
COLLOQUI DI GRUPPO
In osservanza al DPCM del 17/05/2020 e dell’Ordinanza n.547 del 17/05/2020, Allegato 1, di Regione Lombardia, per le riunioni (con utenti interni o esterni) vengono prioritariamente favorite le modalità a distanza. Laddove possibile, le attività di gruppo e supervisioni devono essere sostituite con la modalità telematica.
Si ricorda che i professionisti e gli operatori devono attenersi scrupolosamente ai protocolli di sicurezza anti-contagio: la presenza per un tempo superiore ai 15 minuti di più persone in un luogo chiuso rappresenta un fattore di rischio per la diffusione del virus perciò è essenziale provvedere ad aerare adeguatamente gli ambienti, lavorando dove possibile a finestre aperte, e distanziando il più possibile i clienti (almeno un metro, ma è fortemente consigliata la distanza di 2 metri).
COLLOQUI FAMILIARI
Le raccomandazioni di cui sopra restano le medesime, nonostante si possa concedere il fatto che persone che vivono nello stesso nucleo familiare possono stare a distanza più ravvicinata tra loro.
INDICAZIONI IGIENICO/SANITARIE DA SEGUIRE
Le Autorità non hanno predisposto protocolli specifici per l’attività dello Psicologo, quindi per l’emissione delle seguenti indicazioni l’Ordine ha utilizzato le istruzioni dell’ISS relative agli ambulatori medici - pur consapevole delle differenze tra le attività mediche e quelle psicologiche - come forma di maggior tutela per pazienti e professionisti.
Si indicano di seguito alcune norme igieniche in base a quanto indicato dalle norme sopra richiamate, dal Ministero della Salute, dall’Istituto Superiore di Sanità (di seguito ISS) e dall’ATS Milano.
DISTANZIAMENTO SOCIALE
1) Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute
2) Tenere una distanza di almeno 1-2 metri durante i colloqui.
3) Evitare abbracci e strette di mano.
4) Scaglionare attentamente gli appuntamenti e pianificare gli accessi allo studio e sala di attesa: i professionisti si attengono scrupolosamente ai protocolli di sicurezza anti-contagio, garantiscono l'accesso di un solo paziente per volta e sono tenuti ad avvalersi di strumenti di protezione individuale (DPI) qualora non fosse possibile mantenere la distanza di almeno 1-2 metri. Fissare gli appuntamenti - anche coordinandosi con gli altri professionisti dello studio - in modo da evitare che i pazienti si incontrino; inoltre se lo studio è dotato di una sala di aspetto, distanziare le sedie e le poltrone. Valutare la necessità di distanziare gli appuntamenti per avere il tempo di sanificare gli oggetti di maggior uso (maniglie, interruttori, sedie, ecc).
5) Per casi straordinari in cui il paziente necessiti di assistenza o accompagnamento (ad esempio nel caso di minori), limitare l’accesso a un solo accompagnatore
6) Predisporre un’adeguata informazione sulle misure di prevenzione ai pazienti, esponendo all’ingresso dello studio informazioni chiare per l’accesso agli ambienti.
7) Secondo quanto previsto dal paragrafo 1.3 dell’Ordinanza regionale n.547 del 17/05/2020 la rilevazione della temperatura corporea è fortemente raccomandata anche per i pazienti/utenti/dipendenti e collaboratori. Ai fini della maggior tutela dei professionisti l’OPL invita i propri iscritti - nel caso non disponessero degli strumenti per la rilevazione della temperatura a distanza - a concordare una procedura per cui prima di ogni appuntamento il paziente/cliente attesta il proprio stato di salute.
Come indicato infatti nel “Vademecum COVID-19 Fase 2” del Consiglio dell’Ordine Nazionale degli Psicologi del 09/05/2020, valutare l’opportunità di far compilare ai pazienti un’autocertificazione relativa alla presenza di sintomatologia correlabile a COVID-19.
A tal fine vi forniamo un fac-simile utile per l’autocertificazione del paziente/cliente: clicca qui
Il Garante della Privacy ha chiarito che tutti i professionisti sanitari possono raccogliere le informazioni che ritengono necessarie nell’ambito delle attività di cura dei loro pazienti, ivi comprese quelle legate alla presenza di sintomi da COVID-19. L’accertamento e la raccolta di informazioni relative ai sintomi tipici del coronavirus e alle informazioni sui recenti spostamenti di ogni individuo spettano invece SOLO agli operatori sanitari e al sistema attivato dalla protezione civile, che sono gli organi deputati a garantire il rispetto delle regole di sanità pubblica recentemente adottate (vedi QUI).
NORME IGIENICO-SANITARIE
1) Frequente lavaggio e la disinfezione delle mani: è opportuno che professionisti e pazienti si lavino le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone, per almeno 40-60 secondi. Invitate i pazienti a lavarsi le mani quando entrano e quando escono dallo studio. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani con composizione contenente almeno il 60% di alcol. Può essere utile mettere a disposizione dei pazienti e all’interno dello studio l’opuscolo realizzato dal Ministero della Salute per il corretto lavaggio delle mani: clicca QUI
2) Starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie. È importante effettuare un adeguato smaltimento dei fazzoletti di carta usati, seguito dall’immediato lavaggio delle mani dopo colpi di la tosse o starnuti.
3) Utilizzare la mascherine chirurgiche e altri Dispositivi di Protezione Individuale (DPI): qualora il lavoro imponga una distanza interpersonale minore di un metro (quella ottimale è di 2 metri) è necessario l'uso delle mascherine e di altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, camici) conformi, per professionisti e pazienti (clicca QUI per consultare le note tecniche sulle mascherine chirurgiche). Qualora ci si senta in difficoltà a svolgere la prestazione professionale indossando la mascherina è tassativo mantenere il distanziamento sociale. La mascherina va indossata correttamente e quindi vanno fornite istruzioni adeguate su come indossarla ai propri pazienti (clicca QUI per consultare le istruzioni del Ministero della Salute sull’utilizzo delle mascherine chirurgiche).
4) Si raccomanda di sospendere totalmente l’attività in caso di presenza di sintomi simil-influenzali (febbre superiore a 37,5 °C, tosse, raffreddore, mal di gola, difficoltà respiratoria, congiuntivite, malessere).
5) All’interno del proprio studio, in un’ottica di riorganizzazione degli spazi, laddove possibile possono essere utilizzate anche delle barriere fisiche adeguate a prevenire il contagio, pur non essendo obbligatorie (ad esempio delle barriere in plexiglass).
DOTAZIONI
1) Tenere a disposizione un dispenser di soluzione igienizzante idroalcolica da far usare ai pazienti prima della manipolazione di test, materiali diagnostici, giochi per bambini a prescindere che poi debbano essere usati da altri. Valutare come comunicare in modo sereno la richiesta di farne uso.
2) Consigliamo anche di tenere a disposizione dei pazienti confezioni di fazzoletti “a strappo” (quelli in scatola di cartone che, per essere presi, non richiedono di toccare la confezione).
3) Se nella sala d’aspetto ci sono giochi/libri/giornali per l’intrattenimento dei clienti è fortemente consigliato di rimuoverli o di esporre un cartello con la richiesta di non toccarli.
PULIZIA DEGLI SPAZI E GESTIONE DEGLI AMBIENTI
1) Valutare l’opportunità di sanificare i luoghi di lavoro mediante società specializzate, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali, come previste dal decreto “Cura Italia” del 17/03/2020 (“ai soggetti esercenti attività d'impresa, arte o professione è riconosciuto, per il periodo d'imposta 2020, un credito d'imposta, nella misura del 50% delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro sostenute e documentate fino ad un massimo di 20.000 euro per ciascun beneficiario, nel limite complessivo massimo di 50 milioni di euro per l'anno 2020”).
2) Pulire e sanificare regolarmente le superfici di lavoro e sanitarie dello studio con disinfettanti adeguati: le pulizie quotidiane degli ambienti/aree devono riguardare le superfici toccate più di frequente (ad esempio, porte, maniglie, finestre, vetri, tavoli, interruttori della luce, servizi igienici, rubinetti, lavandini, scrivanie, sedie, tasti, tastiere, telecomandi, stampanti), utilizzando disinfettanti a base alcolica che prodotti a base di cloro. Cliccando QUI si possono consultare le indicazioni del Ministero della Salute sui detergenti da utilizzare.
3) Arieggiare regolarmente i locali e ricambio d’aria: è opportuno cambiare aria tra ogni appuntamento o - se possibile - effettuare le prestazioni con le finestre aperte se ciò non compromette privacy e svolgimento delle prestazioni. l’ISS consiglia, preferibilmente, di aprire quelle finestre e quei balconi che si affacciano sulle strade meno trafficate e durante i periodi di minore passaggio di mezzi (soprattutto quando l'edificio è in una zona trafficata)
4) Negli edifici dotati di impianti di riscaldamento/raffrescamento (ad esempio, pompe di calore, fancoil o termoconvettori), tenere spenti gli impianti per evitare il possibile ricircolo del virus in aria. Se non è possibile tenere fermi gli impianti, pulire settimanalmente in base alle indicazioni fornite dal produttore, ad impianto fermo, i filtri dell’aria di ricircolo per mantenere bassi i livelli di filtrazione/rimozione adeguati.
Considerate le continue evoluzioni normative sull’emergenza sanitaria da COVID-19, le indicazioni sopra riportate sono soggette ad aggiornamenti.
Le indicazioni fornite dall’Ordine degli Psicologi della Lombardia non possono essere esaustive di tutte le fattispecie possibili. Pertanto in caso di dubbio ti invitiamo a conformarti al senso generale delle norme che hanno come scopo principale la diminuzione dei contagi attraverso l’utilizzo delle prestazioni a distanza, il distanziamento sociale e l’uso di dispositivi di protezione individuale laddove il distanziamento o la frequentazione dello studio non garantisca sufficiente sicurezza per professionisti o pazienti.
FONTI
Istituto Superiore della Sanità:
Rapporto n.2/2020 aggiornato al 28/03/2020: Indicazioni ad interim per un utilizzo razionale delle protezioni per infezione da sars-cov-2 nelle attività sanitarie e sociosanitarie (assistenza a soggetti affetti da covid-19) nell’attuale scenario emergenziale sars-cov-2
Rapporto n.5/2020 aggiornato al 28/03/2020: Indicazioni ad interim per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell'infezione da SARS-CoV-2
Ministero della Salute:
FAQ Ministero della Salute:
http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioFaqNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=228#11
Circolare del Ministero della Salute 0005443 del 22.02.2020.
ATS Milano:
Prevenzione per le imprese dell’ATS Milano:
https://www.ats-milano.it/portale/EMERGENZA-CORONAVIRUS/PREVENZIONE-PER-LE-IMPRESE
RIFERIMENTI NORMATIVI
- DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17 maggio 2020 Disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19.
- DECRETO-LEGGE 16/05/2020, n.33 “Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19.”
- DECRETO-LEGGE 17/03/2020, n. 18 “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19.” (GU Serie Generale n.70 del 17-03-2020).
- P.C.M. del 10/04/2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”.
- Ordinanza n.547 del 17/05/2020 di Regione Lombardia.
In ogni caso, è fortemente raccomandato:
- il massimo utilizzo di modalità di lavoro a distanza;
- incentivare le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti, nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva;
- assumere protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro (fortemente consigliati due metri) come principale misura di contenimento all’interno di luoghi chiusi, adottare strumenti di protezione individuale (mascherine);
- incentivare le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali;
- dotarsi di una scorta di mascherine da fornire a pazienti che ne siano privi qualora ve ne sia necessità così come di gel disinfettante;
- spiegare con chiarezza agli utenti e collaboratori le norme di comportamento anti-contagio e assicurarsi che la comunicazione sia stata adeguatamente compresa (vedi Ordinanza n.547 del 17/05/2020).
In generale, le strutture sanitarie private, ivi compresi gli studi, possono continuare ad operare e a erogare i propri servizi, esclusivamente per le prestazioni che i professionisti giudichino non rinviabili e urgenti, sempre previo appuntamento, pianificando le prestazioni in modo da evitare la permanenza dei clienti nelle sale d'attesa.
Ogni professionista deve valutare attentamente l’effettiva urgenza e inderogabilità della prestazione in presenza, attenendosi alle norme igieniche indicate dal Ministero della Salute. Si ricorda che “Lo psicologo è responsabile dei propri atti professionali e delle loro prevedibili dirette conseguenze." Art.3 del Codice Deontologico.
SCARICA QUI le risposte alle domande più frequenti.
SPOSTAMENTI TRA COMUNI E TRA REGIONI
Dal 18 maggio è possibile spostarsi all’interno del territorio regionale e non è più necessaria l’autocertificazione.
Fino al 2 giugno gli spostamenti dei professionisti verso altre Regioni sono autorizzate solo per comprovate esigenze lavorative (anche nel caso di studi fuori regione) e gli spostamenti dei pazienti per comprovati motivi di salute. In questi casi occorrerà fornire un’autocertificazione.
Resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
COLLOQUI DI GRUPPO
In osservanza al DPCM del 17/05/2020 e dell’Ordinanza n.547 del 17/05/2020, Allegato 1, di Regione Lombardia, per le riunioni (con utenti interni o esterni) vengono prioritariamente favorite le modalità a distanza. Laddove possibile, le attività di gruppo e supervisioni devono essere sostituite con la modalità telematica.
Si ricorda che i professionisti e gli operatori devono attenersi scrupolosamente ai protocolli di sicurezza anti-contagio: la presenza per un tempo superiore ai 15 minuti di più persone in un luogo chiuso rappresenta un fattore di rischio per la diffusione del virus perciò è essenziale provvedere ad aerare adeguatamente gli ambienti, lavorando dove possibile a finestre aperte, e distanziando il più possibile i clienti (almeno un metro, ma è fortemente consigliata la distanza di 2 metri).
COLLOQUI FAMILIARI
Le raccomandazioni di cui sopra restano le medesime, nonostante si possa concedere il fatto che persone che vivono nello stesso nucleo familiare possono stare a distanza più ravvicinata tra loro.
INDICAZIONI IGIENICO/SANITARIE DA SEGUIRE
Le Autorità non hanno predisposto protocolli specifici per l’attività dello Psicologo, quindi per l’emissione delle seguenti indicazioni l’Ordine ha utilizzato le istruzioni dell’ISS relative agli ambulatori medici - pur consapevole delle differenze tra le attività mediche e quelle psicologiche - come forma di maggior tutela per pazienti e professionisti.
Si indicano di seguito alcune norme igieniche in base a quanto indicato dalle norme sopra richiamate, dal Ministero della Salute, dall’Istituto Superiore di Sanità (di seguito ISS) e dall’ATS Milano.
DISTANZIAMENTO SOCIALE
1) Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute
2) Tenere una distanza di almeno 1-2 metri durante i colloqui.
3) Evitare abbracci e strette di mano.
4) Scaglionare attentamente gli appuntamenti e pianificare gli accessi allo studio e sala di attesa: i professionisti si attengono scrupolosamente ai protocolli di sicurezza anti-contagio, garantiscono l'accesso di un solo paziente per volta e sono tenuti ad avvalersi di strumenti di protezione individuale (DPI) qualora non fosse possibile mantenere la distanza di almeno 1-2 metri. Fissare gli appuntamenti - anche coordinandosi con gli altri professionisti dello studio - in modo da evitare che i pazienti si incontrino; inoltre se lo studio è dotato di una sala di aspetto, distanziare le sedie e le poltrone. Valutare la necessità di distanziare gli appuntamenti per avere il tempo di sanificare gli oggetti di maggior uso (maniglie, interruttori, sedie, ecc).
5) Per casi straordinari in cui il paziente necessiti di assistenza o accompagnamento (ad esempio nel caso di minori), limitare l’accesso a un solo accompagnatore
6) Predisporre un’adeguata informazione sulle misure di prevenzione ai pazienti, esponendo all’ingresso dello studio informazioni chiare per l’accesso agli ambienti.
7) Secondo quanto previsto dal paragrafo 1.3 dell’Ordinanza regionale n.547 del 17/05/2020 la rilevazione della temperatura corporea è fortemente raccomandata anche per i pazienti/utenti/dipendenti e collaboratori. Ai fini della maggior tutela dei professionisti l’OPL invita i propri iscritti - nel caso non disponessero degli strumenti per la rilevazione della temperatura a distanza - a concordare una procedura per cui prima di ogni appuntamento il paziente/cliente attesta il proprio stato di salute.
Come indicato infatti nel “Vademecum COVID-19 Fase 2” del Consiglio dell’Ordine Nazionale degli Psicologi del 09/05/2020, valutare l’opportunità di far compilare ai pazienti un’autocertificazione relativa alla presenza di sintomatologia correlabile a COVID-19.
A tal fine vi forniamo un fac-simile utile per l’autocertificazione del paziente/cliente: clicca qui
Il Garante della Privacy ha chiarito che tutti i professionisti sanitari possono raccogliere le informazioni che ritengono necessarie nell’ambito delle attività di cura dei loro pazienti, ivi comprese quelle legate alla presenza di sintomi da COVID-19. L’accertamento e la raccolta di informazioni relative ai sintomi tipici del coronavirus e alle informazioni sui recenti spostamenti di ogni individuo spettano invece SOLO agli operatori sanitari e al sistema attivato dalla protezione civile, che sono gli organi deputati a garantire il rispetto delle regole di sanità pubblica recentemente adottate (vedi QUI).
NORME IGIENICO-SANITARIE
1) Frequente lavaggio e la disinfezione delle mani: è opportuno che professionisti e pazienti si lavino le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone, per almeno 40-60 secondi. Invitate i pazienti a lavarsi le mani quando entrano e quando escono dallo studio. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani con composizione contenente almeno il 60% di alcol. Può essere utile mettere a disposizione dei pazienti e all’interno dello studio l’opuscolo realizzato dal Ministero della Salute per il corretto lavaggio delle mani: clicca QUI
2) Starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie. È importante effettuare un adeguato smaltimento dei fazzoletti di carta usati, seguito dall’immediato lavaggio delle mani dopo colpi di la tosse o starnuti.
3) Utilizzare la mascherine chirurgiche e altri Dispositivi di Protezione Individuale (DPI): qualora il lavoro imponga una distanza interpersonale minore di un metro (quella ottimale è di 2 metri) è necessario l'uso delle mascherine e di altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, camici) conformi, per professionisti e pazienti (clicca QUI per consultare le note tecniche sulle mascherine chirurgiche). Qualora ci si senta in difficoltà a svolgere la prestazione professionale indossando la mascherina è tassativo mantenere il distanziamento sociale. La mascherina va indossata correttamente e quindi vanno fornite istruzioni adeguate su come indossarla ai propri pazienti (clicca QUI per consultare le istruzioni del Ministero della Salute sull’utilizzo delle mascherine chirurgiche).
4) Si raccomanda di sospendere totalmente l’attività in caso di presenza di sintomi simil-influenzali (febbre superiore a 37,5 °C, tosse, raffreddore, mal di gola, difficoltà respiratoria, congiuntivite, malessere).
5) All’interno del proprio studio, in un’ottica di riorganizzazione degli spazi, laddove possibile possono essere utilizzate anche delle barriere fisiche adeguate a prevenire il contagio, pur non essendo obbligatorie (ad esempio delle barriere in plexiglass).
DOTAZIONI
1) Tenere a disposizione un dispenser di soluzione igienizzante idroalcolica da far usare ai pazienti prima della manipolazione di test, materiali diagnostici, giochi per bambini a prescindere che poi debbano essere usati da altri. Valutare come comunicare in modo sereno la richiesta di farne uso.
2) Consigliamo anche di tenere a disposizione dei pazienti confezioni di fazzoletti “a strappo” (quelli in scatola di cartone che, per essere presi, non richiedono di toccare la confezione).
3) Se nella sala d’aspetto ci sono giochi/libri/giornali per l’intrattenimento dei clienti è fortemente consigliato di rimuoverli o di esporre un cartello con la richiesta di non toccarli.
PULIZIA DEGLI SPAZI E GESTIONE DEGLI AMBIENTI
1) Valutare l’opportunità di sanificare i luoghi di lavoro mediante società specializzate, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali, come previste dal decreto “Cura Italia” del 17/03/2020 (“ai soggetti esercenti attività d'impresa, arte o professione è riconosciuto, per il periodo d'imposta 2020, un credito d'imposta, nella misura del 50% delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro sostenute e documentate fino ad un massimo di 20.000 euro per ciascun beneficiario, nel limite complessivo massimo di 50 milioni di euro per l'anno 2020”).
2) Pulire e sanificare regolarmente le superfici di lavoro e sanitarie dello studio con disinfettanti adeguati: le pulizie quotidiane degli ambienti/aree devono riguardare le superfici toccate più di frequente (ad esempio, porte, maniglie, finestre, vetri, tavoli, interruttori della luce, servizi igienici, rubinetti, lavandini, scrivanie, sedie, tasti, tastiere, telecomandi, stampanti), utilizzando disinfettanti a base alcolica che prodotti a base di cloro. Cliccando QUI si possono consultare le indicazioni del Ministero della Salute sui detergenti da utilizzare.
3) Arieggiare regolarmente i locali e ricambio d’aria: è opportuno cambiare aria tra ogni appuntamento o - se possibile - effettuare le prestazioni con le finestre aperte se ciò non compromette privacy e svolgimento delle prestazioni. l’ISS consiglia, preferibilmente, di aprire quelle finestre e quei balconi che si affacciano sulle strade meno trafficate e durante i periodi di minore passaggio di mezzi (soprattutto quando l'edificio è in una zona trafficata)
4) Negli edifici dotati di impianti di riscaldamento/raffrescamento (ad esempio, pompe di calore, fancoil o termoconvettori), tenere spenti gli impianti per evitare il possibile ricircolo del virus in aria. Se non è possibile tenere fermi gli impianti, pulire settimanalmente in base alle indicazioni fornite dal produttore, ad impianto fermo, i filtri dell’aria di ricircolo per mantenere bassi i livelli di filtrazione/rimozione adeguati.
Considerate le continue evoluzioni normative sull’emergenza sanitaria da COVID-19, le indicazioni sopra riportate sono soggette ad aggiornamenti.
Le indicazioni fornite dall’Ordine degli Psicologi della Lombardia non possono essere esaustive di tutte le fattispecie possibili. Pertanto in caso di dubbio ti invitiamo a conformarti al senso generale delle norme che hanno come scopo principale la diminuzione dei contagi attraverso l’utilizzo delle prestazioni a distanza, il distanziamento sociale e l’uso di dispositivi di protezione individuale laddove il distanziamento o la frequentazione dello studio non garantisca sufficiente sicurezza per professionisti o pazienti.
FONTI
Istituto Superiore della Sanità:
Rapporto n.2/2020 aggiornato al 28/03/2020: Indicazioni ad interim per un utilizzo razionale delle protezioni per infezione da sars-cov-2 nelle attività sanitarie e sociosanitarie (assistenza a soggetti affetti da covid-19) nell’attuale scenario emergenziale sars-cov-2
Rapporto n.5/2020 aggiornato al 28/03/2020: Indicazioni ad interim per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell'infezione da SARS-CoV-2
Ministero della Salute:
FAQ Ministero della Salute:
http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioFaqNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=228#11
Circolare del Ministero della Salute 0005443 del 22.02.2020.
ATS Milano:
Prevenzione per le imprese dell’ATS Milano:
https://www.ats-milano.it/portale/EMERGENZA-CORONAVIRUS/PREVENZIONE-PER-LE-IMPRESE
RIFERIMENTI NORMATIVI
- DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17 maggio 2020 Disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19.
- DECRETO-LEGGE 16/05/2020, n.33 “Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19.”
- DECRETO-LEGGE 17/03/2020, n. 18 “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19.” (GU Serie Generale n.70 del 17-03-2020).
- P.C.M. del 10/04/2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”.
- Ordinanza n.547 del 17/05/2020 di Regione Lombardia.
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