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20/05/2016
Lo scandalo "Bellodi": una triste vicenda che offende e indigna tutti gli psicologi italiani
immagine articolo Lo scandalo Nelle ultime settimane si è tornato a parlare di un articolo pubblicato su Wise Society nel 2010 in cui la psicologia veniva descritta come una risorsa inadeguata per affrontare gli attacchi di panico e soprattutto veniva screditato il ruolo dello psicologo, paragonato a figure “altre”,  che praticano, in modo più o meno professionale, l’ascolto.

Ma procediamo con ordine.

L’articolo dal titolo “Come gestire gli attacchi di panico” era proposto sotto forma di intervista a una psichiatra italiana, Laura Bellodi, professore ordinario presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e ad oggi Direttore del Centro per i Disturbi d’Ansia e del Centro per i Disturbi Ossessivo Compulsivi della stessa struttura. Una figura coinvolta nell’alta formazione di aspiranti psicologi in ambito clinico con uno specifico indirizzo nell’intervento sugli attacchi di panico.

Nell’articolo “incriminato” la professoressa attribuiva un infelice parallelismo tra la figura dello psicologo e quella del prete o della shampista, in termini di qualità ed esito di intervento nell’ambito del disturbo in questione:

“Perché è fondamentale rivolgersi al proprio medico e non affidarsi a rimedi fai da te. A volte ci si affida agli psicologi, che però, mi permetta la battuta, è come rivolgersi a un prete o alla propria shampista. La terapia psicologica non è la risposta. Non produce risultati”.

L’articolo, fortunatamente, ha avuto uno scarso riscontro in rete fino a poche settimane fa quando l’Ordine degli Psicologi della Lombardia ha iniziato a ricevere alcune segnalazioni da iscritti e da studenti di psicologia di diversi atenei lombardi che erano incappati nell’articolo.

Sottoposte tali segnalazioni all’attenzione del Presidente dell’Ordine, Riccardo Bettiga, e in seguito alla Commissione Tutela per competenza istruttoria, la reazione è stata nei fatti immediata.

È stata inoltrata una lettera (vedi sotto "Da OPL a UniSR-MI") indirizzata all’Ateneo e al Pro Rettore, prof. Cesare Maffei, in cui l’OPL ha mosso le critiche alle affermazioni riportate nell’articolo, avanzando una serie di richieste: i chiarimenti sul testo e sulla posizione sia dell’Ateneo che della professoressa, l’immediata cancellazione dell’articolo e soprattutto una pubblica presa di distanza con relativa rettifica.

La risposta della prof.ssa Bellodi è qui allegata (vedi sotto "Riscontro prof.ssa Bellodi").

La professoressa Bellodi ha dichiarato di non avere memoria di essere mai stata intervistata e di avere espresso quelle opinioni che le sono state attribuite.

Nei giorni successivi la polemica nella comunità degli iscritti non si è placata e sono giunte ulteriori segnalazioni.
Pochi giorni fa, infatti, l’OPL ha ricevuto da parte di alcuni Specializzandi dello stesso San Raffaele (vedi sotto "Lettera specializzandi a Senato Accademico") una lettera pubblica, indirizzata all’Ateneo, in cui gli stessi chiedono a gran voce una rettifica della posizione della professoressa e una pubblica presa di distanza.

L’OPL, solo parzialmente soddisfatto della risposta della prof.ssa Bellodi, cogliendo l’indignazione dei colleghi e di chi un giorno sarà parte di questa comunità professionale, ha sentito il bisogno di ribadire con un’altra comunicazione ufficiale la necessità di una presa di posizione, in uno spazio istituzionale e divulgativo, della stessa professoressa a favore della psicologia e degli psicologi come professionisti competenti e preposti all’intervento clinico sugli attacchi di panico. (vedi sotto "Contestazione intervista wisesociety").

In ultimo, si allega la lettera all'OPL del Presidente del CNOP, dottor Fulvio Giardina, sul caso (vedi sotto "Lettera Presidente Giardina - CNOP").

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