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Come un altro mondo. Pratiche di condivisione dell'esperienza della perdita dentro e fuori la Rete
Evento OPL Data evento: dal 27/10/2015 al 28/10/2015
Orari: 21:00 - 23:00
Luogo evento: Casa della Psicologia, piazza Castello 2 Milano

immagine articolo Come un altro mondo. Pratiche di condivisione dell'esperienza della perdita dentro e fuori la Rete
Per prenotazioni e iscrizioni (max 80 posti), scrivere a libri@opl.it

Il web come risorsa nell’elaborazione della perdita: una riflessione attorno ai self-help group sul lutto
Conversazione con Alessandra Micalizzi in occasione della presentazione del libro "Come un altro mondo. Pratiche di socializzazione dell'esperienza della perdita dentro e fuori la Rete"
martedì 27 ottobre 2015, Casa della Psicologia.
Le trasformazioni sociali che si sono succedute sul finire del secolo scorso hanno portato a fenomeni nuovi che hanno cambiato le relazioni umane. Zygmunt Bauman (1993) ha introdotto la metafora della modernità liquida che offre una descrizione interessante dei fenomeni sociali recenti. Anche Norbert Elias (1982) descrisse molto bene gli effetti del processo di individualizzazione sui rapporti umani. Lo sviluppo scientifico e tecnologico insieme a quello economico ha prodotto il dominio della cultura scientifica basata prevalentemente sul pensiero cartesiano. Attualmente una 'subcultura' dilagante é la tuttoterapia: per ogni tipo di difficoltà c'é una "terapia" ad hoc. Ci troviamo di fronte a quello che Bateson (1972) definirebbe un errore di tipo logico che ha effetti pragmatici piuttosto evidenti. Abbiamo quindi assistito ad un fenomeno paradossale: l'acquisizione d'ignoranza rispetto al sapere che nasce dall'esperienza, una forma di deutero-apprendimento negativo. In altre parole, in questo clima si genera una "cultura" dove si apprende a disimparare.
La Comunità ha smesso di avere il potere auto-correttivo del passato. Essa si é "sciolta", diluita dal solvente dell'altro-sapere. Il socratico so di non sapere non ha generato una sana posizione di dubbio, di attenzione alla complessità della vita, ma piuttosto un effetto di delega e delegittimazione verso le competenze nate dalle esperienze di difficoltà. Appaiono così molti cortocircuiti relazionali nei micro e nei macrosistemi che hanno pesanti ripercussioni sulla salute delle persone.
Tra le tante esperienze dell'esistenza che hanno subito un'importante trasformazione negli ultimi decenni vi é anche quella del lutto. La perdita oggi ha spesso effetti di particolare drammaticità. Il lutto può quindi rappresentare una situazione di grande crisi dove il pericolo del cambiamento inevitabile che segue una perdita viene spesso percepito in maniera più minacciosa che in passato.
Oggi, più di ieri, é difficile pensare ad un effetto terapeutico in assenza di azioni concrete di recupero e promozione del sapere dell'esperienza e dell'aiuto tra pari. I gruppi di auto mutuo aiuto nascono con questa finalità: riscoprire la dimensione comunitaria della condivisione. Più sporadiche e meno strutturate sono le pratiche narrative in contesti digitali attorno all’esperienza della perdita. Alessandra Micalizzi, studiosa delle forme di socializzazione in Rete, propone nel suo libro un’analisi psico-sociale su azioni, effetti, limiti e opportunità di un uso più strutturato di queste risorse per un sostegno alle persone che vivono un lutto.
Il libro è il risultato di un lavoro immersivo, sia dal punto di vista metodologico che personale, in questo vissuto che per la sua irruenza si propone sempre come “un altro mondo”.
l fenomeni per essere compresi devono essere collocati nei contesti in cui essi si manifestano (Bateson, 1972) perciò l'invito é quello di sviluppare una migliore relazione tra i diversi saperi, scientifici ed esperienziali, realizzando pratiche di aiuto virtuose, non basate sul dominio delle verità, ma affidandosi a quello delle possibilità.
Un passo in più lo faremo insieme il 27 ottobre, ore 21.00, presso la Casa della Psicologia
Ne discutono con l’autore:
Enrico Cazzaniga, psicologo-psicoterapeuta, docente alla Scuola di SpecializzazIone in Terapia Sistemica del Centro Milanese di Terapia della Famigli e consulente presso l’Associazione AMA di Monza e Brianza;
Guido Di Fraia, professore associato di sociologia dei processi culturali e comunicativi presso la Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM;
Claudia Ravaldi, psichiatra e psicoterapeuta, fondatrice dell’associazione Ciao Lapo rivolta alle famiglie che hanno vissuto un lutto perinatale.


Come un altro mondo. Pratiche di condivisione dell'esperienza della perdita dentro e fuori la Rete
Autrice: Alessandra Micalizzi

Perdere una persona cara è un’esperienza sconvolgente, che interviene drasticamente nel quotidiano, mettendo in discussione i punti di riferimento, le piccole certezze costruite nell’arco di una vita. Come un altro mondo è un viaggio attraverso le emozioni, le dinamiche interiori e le pratiche comunicative e relazionali che riguardano il lutto, inteso come vissuto che coinvolge il dolente e il mondo intorno a lui.
Partendo dai risultati di una ricerca empirica, il libro entra nel merito delle caratteristiche dei cosiddetti gruppi di auto mutuo aiuto dedicati a questo tema e presenti in Rete e nella classica modalità vis à vis. Gli AMA, così come sono sinteticamente etichettati, rappresentano delle risorse sociali, antropologiche e psicologiche per chi ha vissuto una perdita importante, e trovano il loro fondamento in alcuni principi: il rispetto, la valorizzazione della relazione, il prendersi cura dei nuovi membri, la riscoperta della dimensione “micro” e profonda della relazione con l’altro. Principi che ricordano molto i valori costitutivi delle comunità tradizionali, di cui i gruppi (tradizionali e on-line) potrebbero essere una rivisitazione in chiave Iper-Moderna. Il percorso proposto vuole tenere insieme più prospettive (quella antropologica, quella psico-sociologica e quella prettamente comunicativa), cercando di fare un passo ulteriore e offrire un modello di lettura di queste realtà. Un modello che possa restituire la complessità del quadro italiano in merito ai gruppi AMA sul lutto e che possa essere un punto di partenza per la strutturazione di una metodologia consolidata e unitaria.
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