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Presentazione libro: "Mi chiamo Sonia e sono stata adottata"
Data evento: 07/11/2017
Orari: 21:00
Luogo evento: Casa della Psicologia - piazza Castello 2, Milano
Rassegna “Strumenti della psicologia per la prevenzione, la riabilitazione e il sociale”
‘Mi chiamo Sonia e sono stata adottata. Posso raccontarti la mia storia?’
di Anne Braff Brodzinsky
traduzione di Barbara Bevilacqua
edizione italiana a cura di Barbara Bevilacqua, Ondina Greco, Rosa Rosnati
Si tratta di un volumetto rivolto a bambini e bambine sull’adozione, con un formato molto agile e belle illustrazioni a cui nell’edizione italiana è stata aggiunta una parte - appositamente scritta dall’Autrice - per i genitori, per gli operatori psicosociali e per gli insegnanti (inserita nella tasca interna della terza di copertina). La scelta di tradurre e presentare nel panorama editoriale italiano questo agile libretto per bambini è stata fatta per diversi motivi.
Se si entra in una libreria il tema ‘adozione’ è trattato o da testi specialistici, per addetti ai lavori, con un linguaggio e un bagaglio di conoscenze pregresse che tagliano fuori chi non è interessato in modo professionale oppure è appannaggio di testi biografici, esperienziali, che raccontano ‘una adozione’ in prima persona come genitori, come figli.
Questo testo ci è parso una novità in tal senso perché la lunghissima esperienza dell’Autrice come ricercatrice nel mondo dell’adozione, come clinica che ha incontrato molte famiglie e molti bambini e, infine, come mamma biologica,
affidataria e adottiva le ha consentito una scrittura piana e semplice su alcune questioni cruciali. C’è la chiarezza della ricercatrice e il calore umano dell’esperienza familiare adottiva.
Altro motivo che rende il testo estremamente interessante è che - a nostro avviso - è un testo per tutti. L’adozione non è un fatto privato, e spesso ci si accorge di questa piccola grande verità quando i figli adottivi - ad esempio - vanno a scuola, incontrano altri bambini e si confrontano con loro. Questo libretto può aiutare a rendersi conto che esistono delle aree altamente sensibili quando si parla di adozione con un bambino adottato e porgere la medesima domanda utilizzando ad esempio ‘mamma di nascita’ anziché ‘vera mamma’ può letteralmente fare la differenza. Può, quindi, essere utilmente letto da tutti coloro che a vario titolo entrano a contatto, conoscono, hanno per amico un bambino, una bambina adottata.
E’ un libro che in modo molto semplice racconta le complessità dell’adozione, le sue zone d’ombra e quelle di luce che ciascun figlio adottivo si porta dentro, contribuisce - in qualche modo - a eliminare il pregiudizio che, talvolta ancora circola, che delle parti dolorose della storia adottiva è meglio tacere.
E’ un libro che si rivolge anche - ovviamente - ai bambini adottati. Leggerlo può aiutare a togliere quel velo di solitudine che ogni tanto può calare su di loro; non solo, può anche aiutarli a dare voce ad alcune domande che non sempre si consentono di fare.
La parte appositamente scritta per l’edizione italiana rende il volumetto - a nostro - avviso un utile strumento da poter utilizzare in più contesti: familiare e scolastico, ma anche clinico e terapeutico.
Autrici:
Anne Braff Brodzinsky psichiatra
Rosa Regina Rosnati professoressa universitaria e traduttrice, curatrice dell’edizione italiana
Modera:
Anna Barracco: referente del progetto libri OPL
Orari: 21:00
Luogo evento: Casa della Psicologia - piazza Castello 2, Milano
Rassegna “Strumenti della psicologia per la prevenzione, la riabilitazione e il sociale”
‘Mi chiamo Sonia e sono stata adottata. Posso raccontarti la mia storia?’
di Anne Braff Brodzinsky
traduzione di Barbara Bevilacqua
edizione italiana a cura di Barbara Bevilacqua, Ondina Greco, Rosa Rosnati
Si tratta di un volumetto rivolto a bambini e bambine sull’adozione, con un formato molto agile e belle illustrazioni a cui nell’edizione italiana è stata aggiunta una parte - appositamente scritta dall’Autrice - per i genitori, per gli operatori psicosociali e per gli insegnanti (inserita nella tasca interna della terza di copertina). La scelta di tradurre e presentare nel panorama editoriale italiano questo agile libretto per bambini è stata fatta per diversi motivi.
Se si entra in una libreria il tema ‘adozione’ è trattato o da testi specialistici, per addetti ai lavori, con un linguaggio e un bagaglio di conoscenze pregresse che tagliano fuori chi non è interessato in modo professionale oppure è appannaggio di testi biografici, esperienziali, che raccontano ‘una adozione’ in prima persona come genitori, come figli.
Questo testo ci è parso una novità in tal senso perché la lunghissima esperienza dell’Autrice come ricercatrice nel mondo dell’adozione, come clinica che ha incontrato molte famiglie e molti bambini e, infine, come mamma biologica,
affidataria e adottiva le ha consentito una scrittura piana e semplice su alcune questioni cruciali. C’è la chiarezza della ricercatrice e il calore umano dell’esperienza familiare adottiva.
Altro motivo che rende il testo estremamente interessante è che - a nostro avviso - è un testo per tutti. L’adozione non è un fatto privato, e spesso ci si accorge di questa piccola grande verità quando i figli adottivi - ad esempio - vanno a scuola, incontrano altri bambini e si confrontano con loro. Questo libretto può aiutare a rendersi conto che esistono delle aree altamente sensibili quando si parla di adozione con un bambino adottato e porgere la medesima domanda utilizzando ad esempio ‘mamma di nascita’ anziché ‘vera mamma’ può letteralmente fare la differenza. Può, quindi, essere utilmente letto da tutti coloro che a vario titolo entrano a contatto, conoscono, hanno per amico un bambino, una bambina adottata.
E’ un libro che in modo molto semplice racconta le complessità dell’adozione, le sue zone d’ombra e quelle di luce che ciascun figlio adottivo si porta dentro, contribuisce - in qualche modo - a eliminare il pregiudizio che, talvolta ancora circola, che delle parti dolorose della storia adottiva è meglio tacere.
E’ un libro che si rivolge anche - ovviamente - ai bambini adottati. Leggerlo può aiutare a togliere quel velo di solitudine che ogni tanto può calare su di loro; non solo, può anche aiutarli a dare voce ad alcune domande che non sempre si consentono di fare.
La parte appositamente scritta per l’edizione italiana rende il volumetto - a nostro - avviso un utile strumento da poter utilizzare in più contesti: familiare e scolastico, ma anche clinico e terapeutico.
Autrici:
Anne Braff Brodzinsky psichiatra
Rosa Regina Rosnati professoressa universitaria e traduttrice, curatrice dell’edizione italiana
Modera:
Anna Barracco: referente del progetto libri OPL
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Pertanto si declina ogni responsabilità circa eventuali errori, disservizi e/o inadempimenti con riferimento agli eventi, corsi e iniziative non espressamente organizzati e/o patrocinati da OPL.
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