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Webinar: Il bambino iperattivo nella rete degli adulti: una questione di sapere, compliance e moralità
Data evento: dal 01/12/2015 al 02/12/2015
Orari: 20:30
Luogo evento: Piattaforma Webinar e Ordine degli Psicologi della Lombardia, corso Buenos Aires 75 - Milano
Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) è il più diffuso e studiato disturbo dell’età evolutiva, ed è stato al centro di un ampio dibattito, che ha interessato anche la sfera pubblica e politica. L’ADHD è stata definita come un disturbo cronico associato a disfunzioni delle funzioni esecutive, correlati neurobiologici e alti livelli di ereditarietà (Rohde et al, 2005), ma prospettive critiche hanno sottolineato come le categorie psichiatriche debbano essere pensate come un segno dell’interazione tra gli individui e discorsi, e pratiche, socialmente e culturalmente determinati (Timimi e Taylor, 2004).
La dimensione clinica, dunque, non esaurisce le questioni che concernono il tema dell’iperattività.
Il bambino iperattivo, difatti, si trova al centro di una molteplicità di discorsi prodotti dai professionisti della salute mentale, dagli insegnanti e dai genitori, figure che hanno un ruolo chiave nei processi di diagnosi e trattamento. Questi discorsi, che possono essere analizzati, contribuiscono alla costruzione della realtà e delle relazioni tra gli individui e definiscono le reciproche posizioni degli attori in gioco.
Le narrazioni possono inoltre ostacolare un’efficace collaborazione all’interno della rete di genitori, insegnanti e clinici, influenzando la qualità delle cure date ai bambini.
Analizzeremo questo tema insieme ad Alessandra Frigerio, psicologa, ricercatrice presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca presso il quale ha conseguito il dottorato di ricerca in “Psicologia sociale, cognitiva e clinica”. È stata Visiting Fellow presso il BIOS Centre for the Study of Bioscience, Biomedicine, Biotechnology and Society della London School of Economic (LSE), e presso il Graduate Center della City University of New York (CUNY). Ha maturato esperienza in diversi settori occupandosi in particolar modo di ricerca in ambito psicosociale, con un focus particolare sui disturbi dell’età evolutiva e sulla genitorialità, di psicologia clinica, lavorando sia con adulti che adolescenti, e di formazione, collaborando con diversi enti gestori lombardi. È Responsabile dell’equipe Aiuto e Cura della Cooperativa Sociale Lascaux Onlus e Psicologa presso il Centro Psicologico Lascaux Psi.
Ti aspettiamo il 1 dicembre entro le 20:15 in sede, presso l’Ordine degli Psicologi della Lombardia, o alle 20:30 sulla piattaforma GoToWebinar di OPL.
Per partecipare via web, ti invitiamo a iscriverti seguendo il form disponibile in questa pagina (clicca qui). Se desideri raggiungerci in sede puoi mandare una email a tecnologia@opl.it ma devi arrivare almeno un quarto d’ora prima dell’inizio del seminario (quindi alle 20:15).
Orari: 20:30
Luogo evento: Piattaforma Webinar e Ordine degli Psicologi della Lombardia, corso Buenos Aires 75 - Milano
Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) è il più diffuso e studiato disturbo dell’età evolutiva, ed è stato al centro di un ampio dibattito, che ha interessato anche la sfera pubblica e politica. L’ADHD è stata definita come un disturbo cronico associato a disfunzioni delle funzioni esecutive, correlati neurobiologici e alti livelli di ereditarietà (Rohde et al, 2005), ma prospettive critiche hanno sottolineato come le categorie psichiatriche debbano essere pensate come un segno dell’interazione tra gli individui e discorsi, e pratiche, socialmente e culturalmente determinati (Timimi e Taylor, 2004).
La dimensione clinica, dunque, non esaurisce le questioni che concernono il tema dell’iperattività.
Il bambino iperattivo, difatti, si trova al centro di una molteplicità di discorsi prodotti dai professionisti della salute mentale, dagli insegnanti e dai genitori, figure che hanno un ruolo chiave nei processi di diagnosi e trattamento. Questi discorsi, che possono essere analizzati, contribuiscono alla costruzione della realtà e delle relazioni tra gli individui e definiscono le reciproche posizioni degli attori in gioco.
Le narrazioni possono inoltre ostacolare un’efficace collaborazione all’interno della rete di genitori, insegnanti e clinici, influenzando la qualità delle cure date ai bambini.
Analizzeremo questo tema insieme ad Alessandra Frigerio, psicologa, ricercatrice presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca presso il quale ha conseguito il dottorato di ricerca in “Psicologia sociale, cognitiva e clinica”. È stata Visiting Fellow presso il BIOS Centre for the Study of Bioscience, Biomedicine, Biotechnology and Society della London School of Economic (LSE), e presso il Graduate Center della City University of New York (CUNY). Ha maturato esperienza in diversi settori occupandosi in particolar modo di ricerca in ambito psicosociale, con un focus particolare sui disturbi dell’età evolutiva e sulla genitorialità, di psicologia clinica, lavorando sia con adulti che adolescenti, e di formazione, collaborando con diversi enti gestori lombardi. È Responsabile dell’equipe Aiuto e Cura della Cooperativa Sociale Lascaux Onlus e Psicologa presso il Centro Psicologico Lascaux Psi.
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Pertanto si declina ogni responsabilità circa eventuali errori, disservizi e/o inadempimenti con riferimento agli eventi, corsi e iniziative non espressamente organizzati e/o patrocinati da OPL.
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