VANESSA BEECROFT
per la psicologia dei diritti umani dell'OPL
Genova, 1969
Vanessa Beecroft ha messo da sempre al centro della sua opera la presenza femminile sia nel disegno, che sta alla base di tutta la sua opera, che dal vivo con le performance, pratica, quest’ultima, che le ha dato l’affermazione internazionale con mostre in manifestazioni internazionali come la Biennale di Venezia, o in musei quali il Guggenheim di New York. Premessa necessaria per tutta l’opera della Beecroft è che, per le sue performance, impiega quasi sempre modelle donne, la cui pelle viene dipinta con colori-maquillage riferiti a opere d’arte. Per questo viene chiesto alle modelle di restare immobili proprio come le figure di dipinti. Per la sezione Diritti delle Donne, abbiamo scelto due opere rispettivamente; vb54 del 2004, e vb61 del 2007. Si tratta di due opere d’arte che, come tali, eccedono l’argomento trattato, in quanto al tema specifico della violenza sulle donne si uniscono anche quello razziale, il genocidio e la pulizia etnica. Nella performance vb54 vediamo donne di colore incatenate presso il Terminal TWA dell’aeroporto JFK di New York, memore della tradotta schiavistica. Nell’azione di Venezia sono presentate sempre donne di colore, in una sorta di mattanza riferite alla guerra in Darfur, luogo in cui l’artista si era precedentemente recata, svolgendovi alcune azioni artistiche e umanitarie, compreso l’adozione di bambini darfuriani. Infatti già da allora e sempre per la Beecrooft l’arte è anche Black Lives Matter!
Vanessa Beecroft ha messo da sempre al centro della sua opera la presenza femminile sia nel disegno, che sta alla base di tutta la sua opera, che dal vivo con le performance, pratica, quest’ultima, che le ha dato l’affermazione internazionale con mostre in manifestazioni internazionali come la Biennale di Venezia, o in musei quali il Guggenheim di New York. Premessa necessaria per tutta l’opera della Beecroft è che, per le sue performance, impiega quasi sempre modelle donne, la cui pelle viene dipinta con colori-maquillage riferiti a opere d’arte. Per questo viene chiesto alle modelle di restare immobili proprio come le figure di dipinti. Per la sezione Diritti delle Donne, abbiamo scelto due opere rispettivamente; vb54 del 2004, e vb61 del 2007. Si tratta di due opere d’arte che, come tali, eccedono l’argomento trattato, in quanto al tema specifico della violenza sulle donne si uniscono anche quello razziale, il genocidio e la pulizia etnica. Nella performance vb54 vediamo donne di colore incatenate presso il Terminal TWA dell’aeroporto JFK di New York, memore della tradotta schiavistica. Nell’azione di Venezia sono presentate sempre donne di colore, in una sorta di mattanza riferite alla guerra in Darfur, luogo in cui l’artista si era precedentemente recata, svolgendovi alcune azioni artistiche e umanitarie, compreso l’adozione di bambini darfuriani. Infatti già da allora e sempre per la Beecrooft l’arte è anche Black Lives Matter!
Vanessa Beecroft, VB54, Performance
2004, TWA Terminal Five JFK Airport, New York, NY vb54.09 © Vanessa Beecroft, 2020
Vanessa Beecroft, VB54, Performance
2004, TWA Terminal Five JFK Airport, New York, NY, vb54. 011 © Vanessa Beecroft, 2020
Vanessa Beecroft, VB54, Performance
2004, TWA Terminal Five JFK Airport, New York, NY, vb54. 019 © Vanessa Beecroft, 2020
Vanessa Beecroft, VB54, Performance
2004, TWA Terminal Five JFK Airport, New York, NY, vb54, ContactSheet © Vanessa Beecroft, 2020
Vanessa Beecroft, VB61, Performance
2007, Venice Fish Market, Venice, vb61.025 © Vanessa Beecroft, 2020
Vanessa Beecroft, VB61m Performance
2007, Venice Fish Market, Venice, vb61.400 © Vanessa Beecroft, 2020
Vanessa Beecroft, VB61, Performance
2007, Venice Fish Market, Venice, vb61.402 © Vanessa Beecroft, 2020
Vanessa Beecroft, VB61, Performance
2007, Venice Fish Market, Venice, vb61.415 © Vanessa Beecroft, 2020
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