Michelangelo Pistoletto
Biella, 1993
Ha fondato nella cittadina d’origine Cittadellarte Fondazione Pistoletto. Dagli inizi degli anni Sessanta l’artista italiano è creatore, insieme ai suoi compagni di strada, del gruppo torinese dell’Arte Povera con cui è stato mondialmente riconosciuto. Già dal 1962, grazie all’invenzione del quadro specchiante, un quadro che non ha più per base la tela, ma uno specchio che accoglie immagini fotografiche scelte dall’artista e le nostre immagini riflesse come il mondo antistante, egli trova la sua collocazione internazionale. In tal modo Pistoletto inizia la ricerca sull’identità del sé e degli altri, tanto che si può dire che tutta la sua opera è un invito alla partecipazione dell’altro per dare senso insieme all’opera. Come dice l’artista il quadro specchiante è l’incipit di tutta la sua arte che, anche quando formalmente cambia, come con gli Oggetti in meno,1963, la Venere degli stracci,1967, lo Zoo, 1968, l’Uomo nero, 1969, l’Anno Bianco,1989, la Tartaruga felice,1992, il Segno Arte, 1993, Love difference, 2002, Terzo Paradiso, 2003, solo per dirne alcuni, tutto inizia e ritorna al quadro specchiante. L’artista tratta da sempre i temi della migrazione e le relative questioni ad essa legate. Difatti, la sua opera più famosa, il quadro specchiante, è già di per sé la ricerca di identità di noi e dell’altro, così come i tavoli che hanno la forma del mar mediterraneo che ha chiamato Love difference, lo stesso dicasi dell’opera e concetto del Terzo Paradiso, nata dalle riflessioni teorico e formali sulla relazione e superamento del dualismo tra il paradiso naturale e quello naturale che sfocia in una nuova sintesi in cui l’io, il tu diventa il noi del Terzo Paradiso, da cui scaturiscono nel 2012 il Rebirth-day, prima giornata universale della rinascita, festeggiata ogni anno il 21 dicembre con iniziative realizzate in diversi luoghi del mondo, nonché l’ultimo manifesto Ommiteismo e Demopraxia, 2017 sempre per un’arte sociale responsabile.
Di Michelangelo Pistoletto si farebbe prima a dire dove non ha esposto, in quanto fin dagli anni sessanta la sua partecipazione sia con mostre personali che collettive avviene più volte in tutte le grandi manifestazioni nazionali e internazionali sia in istituzioni e musei pubblici che spazi privati come la Biennale di Venezia, Leone d’Oro nel 2003, Documenta Kassel, Museo degli Uffizi e del Louvre, MoMA e Guggenheim di New York, Tate Modern di Londra, Centre Georges Pompidou e Galleria Nazionale di Roma. Numerosi i premi tra cui nel 2007 a Gerusalemme il Wolf Foundation Prize in Arts, nel 2013 dalle mani dell’Imperatore del Giappone il Praemium Imperiale per la pittura. Nel 2004 e 2015 riceve la laurea Honoris Causa dalle Università di Torino in Scienze Politiche e de L’Avana.
Di Michelangelo Pistoletto si farebbe prima a dire dove non ha esposto, in quanto fin dagli anni sessanta la sua partecipazione sia con mostre personali che collettive avviene più volte in tutte le grandi manifestazioni nazionali e internazionali sia in istituzioni e musei pubblici che spazi privati come la Biennale di Venezia, Leone d’Oro nel 2003, Documenta Kassel, Museo degli Uffizi e del Louvre, MoMA e Guggenheim di New York, Tate Modern di Londra, Centre Georges Pompidou e Galleria Nazionale di Roma. Numerosi i premi tra cui nel 2007 a Gerusalemme il Wolf Foundation Prize in Arts, nel 2013 dalle mani dell’Imperatore del Giappone il Praemium Imperiale per la pittura. Nel 2004 e 2015 riceve la laurea Honoris Causa dalle Università di Torino in Scienze Politiche e de L’Avana.
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