MARIELLA BETTINESCHI
per la psicologia dei diritti umani dell'OPL
1948, Brescia, vive e lavora a Bergamo.
Mariella Bettineschi ha partecipato, sin dagli inizi degli anni ’70, a mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero tra cui, nel 1988, la XLIII Biennale di Venezia o nel 1994 installando opere permanenti presso il Wäinö Aaltonen Museum of Art in Finlandia a cui si aggiungono le mostre più recenti presso il Santa Monica Museum of Art, il Museum Detroit of New Art e la GameC di Bergamo. Bettineschi è un’artista multimediale, da sempre attenta alle problematiche della donna, tanto che la critica la definisce “artista femminista”. Difatti, la sua opera è caratterizzata da una continua ricerca di linguaggi femminili capaci di raccontare, attraverso pittura, scultura, disegno, collage, fotografia, digital painting, la centralità della donna e le sue infinite capacità di mettere al mondo l’arte.
Mariella Bettineschi ha partecipato, sin dagli inizi degli anni ’70, a mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero tra cui, nel 1988, la XLIII Biennale di Venezia o nel 1994 installando opere permanenti presso il Wäinö Aaltonen Museum of Art in Finlandia a cui si aggiungono le mostre più recenti presso il Santa Monica Museum of Art, il Museum Detroit of New Art e la GameC di Bergamo. Bettineschi è un’artista multimediale, da sempre attenta alle problematiche della donna, tanto che la critica la definisce “artista femminista”. Difatti, la sua opera è caratterizzata da una continua ricerca di linguaggi femminili capaci di raccontare, attraverso pittura, scultura, disegno, collage, fotografia, digital painting, la centralità della donna e le sue infinite capacità di mettere al mondo l’arte.
X