Keith Haring
Reading, 1958, New York, 1990
Dopo studi e lavori irregolari a Pittsburgh, Keith Haring si trasferisce alla fine degli anni Settanta a New York, dove stringe amicizia con il coetaneo Jean Michel Basquiat. Si fa immediatamente notare per il suo segno lineare con i quali disegna con gessetto bianco negli spazi pubblicitari della metropolitana i suoi personaggi tipici come il Radiant Children e il cane. Si tratta di una palestra quotidiana che lo porta all’attenzione del sistema dell’arte che lo invita a esporre in importanti musei e gallerie internazionali del globo terracqueo. Haring diventò in pochi anni uno star artist, ma il successo, nella sua breve vita, non gli diede mai alla testa; rimase sempre il ragazzo disincantato della provincia americana.
Tuttavia, è stato anche tra i primi a trattare con il suo segno leggero, deciso e ironico il tema, anche personale, delle questioni LGBTQI+ già dagli inizi della sua carriera partita negli anni Ottanta. Conscio della potenza del suo segno e della sua arte ha molto spesso disegnato amori di coppie omo e di sesso sicuro negli anni in cui l’AIDS era la malattia del fine secolo. Le sue opere finivano per diventare dei manifesti dell’esistenza LGBTIQI+ e delle questioni sociali e umane a essa legate. 


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