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Torna all'elenco01/12/2025
VIOLENZA DI GENERE: IL CONTRIBUTO DELLA PSICOLOGIA TRA NUOVE SFIDE E RESPONSABILITÀ PROFESSIONALI
Milano, 1° dicembre 2025 – In che modo rafforzare le competenze delle psicologhe e degli psicologi lombardi affinché possano diventare “agenti di cambiamento”, capaci di riconoscere precocemente i segnali di violenza psicologica ed economica?
Questo l’interrogativo a cui intende rispondere il progetto “Il ruolo della psicologia nella prevenzione e nel contrasto della violenza psicologica e della violenza economica. Rilevazione, intervento, formazione”, promosso dall’Ordine degli Psicologi della Lombardia e progettato a partire dall’urgenza di intervenire con una formazione specialistica, diffusa, continuativa e multidisciplinare nella lotta alla violenza di genere e dalla sfida di presentare la psicologia come alleato essenziale nella tutela delle persone e nello sviluppo di strategie efficaci di prevenzione e contrasto.
Con il sostegno di Regione Lombardia nell’ambito degli interventi previsti dalla L.R. 11/2012, il progetto prende avvio dal Protocollo siglato nel novembre 2024 tra Regione Lombardia e l’Ordine degli Psicologi della Lombardia, da cui sono derivati il Piano d’Azione 2024–2025 e un programma strutturato di ricerca e formazione coordinato da Elisabetta Camussi con Anita Pirovano e Chiara Annovazzi.
Gli esiti della prima fase sono stati presentati lo scorso 29 novembre durante l’incontro di formazione conclusivo, alla presenza di Valentina Di Mattei, Presidente OPL, Elena Lucchini, Assessore di Regione Lombardia e le responsabili della ricerca: Elisabetta Camussi dell’Università di Milano Bicocca in qualità di Coordinatrice del progetto e dell'Osservatorio Pari opportunità di OPL; Anita Pirovano, referente per la ricerca qualitativa e Chiara Annovazzi, componente Comitato Pari Opportunità e referente per la ricerca quantitativa.
L’indagine, condotta tramite la somministrazione di un Questionario di ricerca compilato in anonimo da 875 colleghe e colleghi (pari al 3,36% della popolazione professionale lombarda) e interviste e focus group rivolti agli iscritti e alle iscritte dell’Ordine, ha esplorato aspetti socio-anagrafici e professionali, la percezione delle questioni di genere, gli atteggiamenti verso la violenza di genere nelle sue varie componenti e alcuni elementi qualitativi emersi dai commenti.
I risultati mostrano che circa il 90% di chi ha risposto al Questionario considera il tema della violenza di genere altamente rilevante rispetto a ciò che la comunità professionale può fare in supporto alla popolazione e, allo stesso tempo, gli approcci ritenuti più efficaci per contrastare la violenza di genere non sono di semplice realizzazione: prevedono infatti il lavoro in équipe interdisciplinari, gli interventi di empowerment rivolti alle vittime e il riconoscimento sociale della professione psicologica. Le forme di violenza più immediatamente riconoscibili sono quella psicologica, economica e fisica, seguite, seppur con minore frequenza, dalla violenza sessuale, assistita e da quella online.
Anche il genere di appartenenza dei rispondenti produce significative differenze tra le risposte: emergono negli uomini livelli più elevati di neo-sessismo, una maggiore percezione di ingiustizia nelle relazioni interpersonali e un’adesione più forte a stereotipi tradizionali sul femminile, che ripropongono ruoli legati all’ambito domestico e una femminilità definita da caratteristiche funzionali.
Nella ricerca, anche la violenza economica ha rivestito un ruolo centrale, indagando il rapporto di colleghe e colleghi con strumenti finanziari potenzialmente utili come barriera alla violenza economica. Pur emergendo una generale scarsa consuetudine con gli strumenti finanziari tra psicologhe e psicologi, si osserva una maggiore propensione al rischio e agli investimenti negli uomini, mentre una tendenza da parte delle donne a preferire stabilità e sicurezza economica, indipendentemente dal reddito.
“La violenza di genere è un fenomeno multicomponenziale che deve essere affrontato attraverso l’acquisizione di competenze specifiche che permettano a psicologhe e psicologi di riconoscere le situazioni di rischio e precocemente intervenire a favore delle donne nei diversi contesti in cui la psicologia opera: dalle scuole agli ospedali ai luoghi di lavoro, ossia ai luoghi della quotidianità. Con questo obiettivo abbiamo lavorato, fondando il percorso formativo sugli esiti del lavoro di ricerca” ha aggiunto Elisabetta Camussi, coordinatrice Osservatorio Pari Opportunità e Generi presso l’Ordine degli Psicologi della Lombardia.
“Tra le principali misure messe in atto in questi anni, posso dire che si annovera anche la forte sinergia con l’Ordine degli Psicologi della Lombardia e credo che interventi di formazione, come quello che oggi si conclude, abbiano sia il merito di omogeneizzare le competenze professionali sia quello di non far sentire soli gli psicologi e le psicologhe. Grazie anche al protocollo d’intesa tra Regione Lombardia e Ordine degli Psicologi della Lombardia, siglato nel 2024, stiamo lavorando concretamente per rafforzare le azioni di prevenzione e di contrasto alla violenza di genere e garantire risposte sempre più efficaci a tutela delle donne”, queste le parole di Elena Lucchini, Assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità in Regione Lombardia.
“I risultati che emergono dalla nostra ricerca confermano quanto la violenza psicologica ed economica sia ancora sottovalutata e difficile da riconoscere, persino tra i professionisti del settore. È un segnale che ci richiama con forza alla responsabilità di agire: come Ordine continueremo a investire in formazione, strumenti operativi e iniziative di sensibilizzazione per contrastare stereotipi radicati e garantire reali pari opportunità. Desidero ringraziare chi ha curato il progetto con grande competenza e tutte le colleghe e i colleghi che hanno partecipato al corso: il loro contributo è fondamentale per avviare un cambiamento culturale necessario e urgente”, ha concluso Valentina Di Mattei, Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia.
Ufficio stampa Ordine degli Psicologi della Lombardia
Bovindo
Edoardo Caprino | e.caprino@bovindo.it
Silvia Faraci | s.faraci@bovindo.it | 380 783 3204
Giorgia Fontana | g.fontana@bovindo.it | 340 059 7069
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