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L’accertamento peritale così inteso mira non tanto a fornire una fotografia statica del funzionamento mentale del paziente ma, tenuto conto anche della dinamiche transferali e controtransferali ubiquitarie in ogni relazione umana, si appresta a fornire una lettura dinamica della realtà psichica indagata, ove grande attenzione viene riservata alle risorse e potenzialità presenti nel funzionamento mentale dell’individuo su cui poter contare proprio per orientare un processo di cambiamento psichico, e non solo agli aspetti carenti e peraltro spesso più evidenti.
L’applicazione della psicoanalisi alle istituzioni è feconda di significati simbolici, perché considera gli stati mentali del soggetto che si sviluppano in ogni ambito relazionale, interindividuale, di coppia, di famiglia, di piccolo gruppo, di grandi gruppi di appartenenza, di comunità nazionali e sovranazionali.
La lettura simbolica della scena storico-circostanziale del gruppo istituzionale giuridico, che entra in relazione con il soggetto, nell’ambito penale minorile, consente di assumere i comportamenti e i vissuti del soggetto come elementi di una comunicazione profonda, espressa con atteggiamenti, gesti, comportamenti e parole interpretabili al pari della scena di un sogno. Attraverso il mandato giuridico, è possibile raggiungere, gli stati mentali dell’adolescente autore di reato, per coglierne il significato affettivo profondo che li ha originati, nonostante le modalità paradossali con cui li esplicita, già ritenute da Winnicot come “SOS”, vale a dire come richiesta di aiuto, e perciò ”segno di speranza”.
Tale approccio richiede la trasformazione della presa in carico coatta, su mandato della Magistratura, in una relazione di aiuto, capace di accogliere e capire piuttosto che meramente giudicare o diagnosticare il disagio psichico, considerando che il superamento della dicotomia osservazione-trattamento, in questo ambito, può consentire l’inizio della presa in carico e favorirne la continuità. L’istituto giuridico della “messa alla prova”, prevede “progetti psico-socio-educativi”, mirati al superamento del blocco evolutivo intrinseco, nell’adolescente autore di reato, vale a dire un trattamento che richiede una modalità riorganizzativa di speranza nel recupero maturativo, piuttosto che una dimensione sanzionatoria, inevitabilmente evocativa dell’irrimediabilità del male, commesso in una fase iniziale e transitoria della propria vita.
In tal senso “la cura vale la pena”, perché consente il reale sviluppo della responsabilità, che necessariamente deve essere condivisa da un mondo adulto ingaggiato nel sostenere e condividere la sfida della crescita, piuttosto che dal sensazionalismo negativo della sua caduta.
Tale approccio, con i necessari adattamenti alla peculiarità del contesto giuridico civile, si rivela fecondo anche nei procedimenti a tutela del “minore” cioè mirati a garantire le condizioni necessarie al positivo sviluppo evolutivo del bambino. Un approccio volto ad “accogliere e capire”, piuttosto che declinato rigidamente nel solo “giudicare e valutare”, può costituire, per la funzione genitoriale, una presenza mentalmente contenitiva, capace di recepire e insieme trasformare lo stato mentale dell’interlocutore. “La risorsa trasformativa siamo noi”, allorquando, in ambito giuridico minorile, la consapevolezza del ruolo peculiare in ambito giuridico minorile, del transfert e del controtransfert dell’operatore, ci consente, nella relazione, di avvicinare il magma del non ancora pensato, ma trasposto nell’azione delittuosa, per poterlo mentalmente contenere e trasformare in parole, che sono in grado di dirlo.
L’accertamento peritale così inteso mira non tanto a fornire una fotografia statica del funzionamento mentale del paziente ma, tenuto conto anche della dinamiche transferali e controtransferali ubiquitarie in ogni relazione umana, si appresta a fornire una lettura dinamica della realtà psichica indagata, ove grande attenzione viene riservata alle risorse e potenzialità presenti nel funzionamento mentale dell’individuo su cui poter contare proprio per orientare un processo di cambiamento psichico, e non solo agli aspetti carenti e peraltro spesso più evidenti.
L’applicazione della psicoanalisi alle istituzioni è feconda di significati simbolici, perché considera gli stati mentali del soggetto che si sviluppano in ogni ambito relazionale, interindividuale, di coppia, di famiglia, di piccolo gruppo, di grandi gruppi di appartenenza, di comunità nazionali e sovranazionali.
La lettura simbolica della scena storico-circostanziale del gruppo istituzionale giuridico, che entra in relazione con il soggetto, nell’ambito penale minorile, consente di assumere i comportamenti e i vissuti del soggetto come elementi di una comunicazione profonda, espressa con atteggiamenti, gesti, comportamenti e parole interpretabili al pari della scena di un sogno. Attraverso il mandato giuridico, è possibile raggiungere, gli stati mentali dell’adolescente autore di reato, per coglierne il significato affettivo profondo che li ha originati, nonostante le modalità paradossali con cui li esplicita, già ritenute da Winnicot come “SOS”, vale a dire come richiesta di aiuto, e perciò ”segno di speranza”.
Tale approccio richiede la trasformazione della presa in carico coatta, su mandato della Magistratura, in una relazione di aiuto, capace di accogliere e capire piuttosto che meramente giudicare o diagnosticare il disagio psichico, considerando che il superamento della dicotomia osservazione-trattamento, in questo ambito, può consentire l’inizio della presa in carico e favorirne la continuità. L’istituto giuridico della “messa alla prova”, prevede “progetti psico-socio-educativi”, mirati al superamento del blocco evolutivo intrinseco, nell’adolescente autore di reato, vale a dire un trattamento che richiede una modalità riorganizzativa di speranza nel recupero maturativo, piuttosto che una dimensione sanzionatoria, inevitabilmente evocativa dell’irrimediabilità del male, commesso in una fase iniziale e transitoria della propria vita.
In tal senso “la cura vale la pena”, perché consente il reale sviluppo della responsabilità, che necessariamente deve essere condivisa da un mondo adulto ingaggiato nel sostenere e condividere la sfida della crescita, piuttosto che dal sensazionalismo negativo della sua caduta.
Tale approccio, con i necessari adattamenti alla peculiarità del contesto giuridico civile, si rivela fecondo anche nei procedimenti a tutela del “minore” cioè mirati a garantire le condizioni necessarie al positivo sviluppo evolutivo del bambino. Un approccio volto ad “accogliere e capire”, piuttosto che declinato rigidamente nel solo “giudicare e valutare”, può costituire, per la funzione genitoriale, una presenza mentalmente contenitiva, capace di recepire e insieme trasformare lo stato mentale dell’interlocutore. “La risorsa trasformativa siamo noi”, allorquando, in ambito giuridico minorile, la consapevolezza del ruolo peculiare in ambito giuridico minorile, del transfert e del controtransfert dell’operatore, ci consente, nella relazione, di avvicinare il magma del non ancora pensato, ma trasposto nell’azione delittuosa, per poterlo mentalmente contenere e trasformare in parole, che sono in grado di dirlo.
Associazione Nuove Sinergie Clinica e Formazione
Privato
Corso di Psicodiagnostica del Bambino e dell’Adolescente in Ambito Clinico e Forense
- competenze professionali in ambito clinico-diagnostico secondo l’inquadramento della psicopatologia descrittiva, della psicopatologia psicodinamica, delle neuroscienze e della psicologia giuridica.
- La conoscenza e l’acquisizione di competenze nella somministrazione ed interpretazione dei principali test proiettivi, test di personalità, test neuropsicologici.
- La valutazione clinica integrata dei principali strumenti psicodiagnostici con finalità d’ambito clinico, giuridico, penitenziario e di ricerca.
L’accertamento peritale così inteso mira non tanto a fornire una fotografia statica del funzionamento mentale del paziente ma, tenuto conto anche della dinamiche transferali e controtransferali ubiquitarie in ogni relazione umana, si appresta a fornire una lettura dinamica della realtà psichica indagata, ove grande attenzione viene riservata alle risorse e potenzialità presenti nel funzionamento mentale dell’individuo su cui poter contare proprio per orientare un processo di cambiamento psichico, e non solo agli aspetti carenti e peraltro spesso più evidenti.
L’applicazione della psicoanalisi alle istituzioni è feconda di significati simbolici, perché considera gli stati mentali del soggetto che si sviluppano in ogni ambito relazionale, interindividuale, di coppia, di famiglia, di piccolo gruppo, di grandi gruppi di appartenenza, di comunità nazionali e sovranazionali.
La lettura simbolica della scena storico-circostanziale del gruppo istituzionale giuridico, che entra in relazione con il soggetto, nell’ambito penale minorile, consente di assumere i comportamenti e i vissuti del soggetto come elementi di una comunicazione profonda, espressa con atteggiamenti, gesti, comportamenti e parole interpretabili al pari della scena di un sogno. Attraverso il mandato giuridico, è possibile raggiungere, gli stati mentali dell’adolescente autore di reato, per coglierne il significato affettivo profondo che li ha originati, nonostante le modalità paradossali con cui li esplicita, già ritenute da Winnicot come “SOS”, vale a dire come richiesta di aiuto, e perciò ”segno di speranza”.
Tale approccio richiede la trasformazione della presa in carico coatta, su mandato della Magistratura, in una relazione di aiuto, capace di accogliere e capire piuttosto che meramente giudicare o diagnosticare il disagio psichico, considerando che il superamento della dicotomia osservazione-trattamento, in questo ambito, può consentire l’inizio della presa in carico e favorirne la continuità. L’istituto giuridico della “messa alla prova”, prevede “progetti psico-socio-educativi”, mirati al superamento del blocco evolutivo intrinseco, nell’adolescente autore di reato, vale a dire un trattamento che richiede una modalità riorganizzativa di speranza nel recupero maturativo, piuttosto che una dimensione sanzionatoria, inevitabilmente evocativa dell’irrimediabilità del male, commesso in una fase iniziale e transitoria della propria vita.
In tal senso “la cura vale la pena”, perché consente il reale sviluppo della responsabilità, che necessariamente deve essere condivisa da un mondo adulto ingaggiato nel sostenere e condividere la sfida della crescita, piuttosto che dal sensazionalismo negativo della sua caduta.
Tale approccio, con i necessari adattamenti alla peculiarità del contesto giuridico civile, si rivela fecondo anche nei procedimenti a tutela del “minore” cioè mirati a garantire le condizioni necessarie al positivo sviluppo evolutivo del bambino. Un approccio volto ad “accogliere e capire”, piuttosto che declinato rigidamente nel solo “giudicare e valutare”, può costituire, per la funzione genitoriale, una presenza mentalmente contenitiva, capace di recepire e insieme trasformare lo stato mentale dell’interlocutore. “La risorsa trasformativa siamo noi”, allorquando, in ambito giuridico minorile, la consapevolezza del ruolo peculiare in ambito giuridico minorile, del transfert e del controtransfert dell’operatore, ci consente, nella relazione, di avvicinare il magma del non ancora pensato, ma trasposto nell’azione delittuosa, per poterlo mentalmente contenere e trasformare in parole, che sono in grado di dirlo.
9.00-16.30
Laureati o laureandi in Psicologia o iscritti all’Albo degli Psicologi (criminologi o consulenti del tribunale) o all’Albo dei Medici specializzandi/specializzati in Psichiatria e/o in Psicologia Clinica e/o in Psicoterapia. Il corso pur essendo
Prima Giornata) 11 settembre:
Seconda giornata) 25 SETTEMBRE:
Terza Giornata) 9 OTTOBRE:
Quarta giornata) 23 OTTOBRE:
Quinta giornata) 13 NOVEMBRE:
Somministrazione dei test: i più usati in ambito clinico e peritale; lettura dei test e interpretazione di tutti gli elementi emersi all’interno di un referto/ relazione con contenuti organici, fruibili per destinatari
Sesta giornata) 27 NOVEMBRE:
“La delinquenza come segno di speranza: la sofferenza psichica adolescenziale raccolta e trasformata nella messa alla prova”: il significato simbolico del rito processuale per l’adolescente; li significato dei ruoli professionali e istituzionali, nonché della modulazione degli specifici interventi, richiesta dal funzionamento psichico adolescenziale, in particolare nell’udienza preliminare, dibattimentale e intermedia nella messa alla prova; il significato del ruolo performativo del giudice e del collegio giudicante nella mente adolescenziale. Il rito processuale minorile come antidoto al rito della banda.
- “Motivi dell’indagine psicodiagnostica del bambino/adolescente in ambito giuridico ed in particolare nel contesto civilistico dei procedimenti di competenza del tribunale per i minorenni e del tribunale ordinario”: gli aspetti giuridici dell’attivita’ di psicodiagnosi.
- “La delinquenza come segno di speranza: la sofferenza psichica adolescenziale raccolta e trasformata e messa alla prova” : il ruolo della funzione genitoriale nella trasmissione dei miti familiari e della sofferenza psichica negli adolescenti autori di reati; il ruolo del contenimento psichico nella funzione genitoriale nella prima e nella seconda nascita. Il mito familiare, il significato e le modalità di trasmissione tra le generazioni. Le correlazioni possibili con la tipologia dei reati in adolescenza. Il supporto al cambiamento psichico nella genitorialità dell’adolescente indagato
Seconda giornata) 25 SETTEMBRE:
- “Il reato in adolescenza e gli accertamenti peritali: la perizia sul minore autore di reato, i quesiti del giudice e le risposte a questi”
- “La delinquenza come segno di speranza: la sofferenza psichica adolescenziale raccolta e trasformata nelle messa alla prova” : eziologia e trattamento della delinquenza minorile individuale, di gruppo e nella banda: Il ruolo del trauma nella delinquenza minorile – Il setting e gli strumenti di intervento nell’ambito istituzionale – specificità del transfert e controtransfert nel trattamento degli adolescenti autore di reato. Dalla presa in carico coatta alla relazione di aiuto. La multidisciplinarietà nel trattamento psico-socio-educativo individuale, di gruppo e nella banda nell’adolescente.
Terza Giornata) 9 OTTOBRE:
- “La valutazione del bambino (3-13 anni) in ambito clinico e forense (civile)”: analisi della domanda/chi segnala, chi chiede/quesito del giudice; ruolo, funzioni e finalità nei differenti contesti in cui si opera. Il colloquio e l'osservazione clinica, diretta e indiretta; il colloquio anamnestico con i genitori. I test psicodiagnostici: ragionamento e sintesi diagnostica: modalità e finalità di utilizzo dei test nei differenti contesti.
Quarta giornata) 23 OTTOBRE:
- “La valutazione del bambino (3-13 anni) in ambito clinico e forense (civile)”: l’osservazione di gioco; l’osservazione della relazione genitore-figlio; la relazione conclusiva clinica e peritale; la restituzione ai genitori.
- “L’esame psicodiagnostico dell’adolescente nel contesto clinico e peritale, all’interno dell’ambito penale”: l’esame psicodiagnostico con l’adolescente e il giovane adulto (14-21 anni). Specificità della fase evolutiva. Importanza di un “patto” iniziale: oppositività-rifiuto versus collaborazione verso il compito; chiarezza, trasparenza e condivisione. Il ruolo del clinico e relazione ad alta intensità emotiva in relazione ai vissuti valutativi evocati dalla situazione.
Quinta giornata) 13 NOVEMBRE:
- “L’esame psicodiagnostico dell’adolescente nel contesto clinico e peritale, all’interno dell’ambito penale”: contesto clinico, contesto peritale e richieste da parte della Magistratura Minorile in ambito penale -DPR 448/88 - (analisi della personalità). Elementi di continuità tra i diversi contesti ed elementi peculiari di ogni specifica richiesta: tempistiche, finalità, restituzione.
Somministrazione dei test: i più usati in ambito clinico e peritale; lettura dei test e interpretazione di tutti gli elementi emersi all’interno di un referto/ relazione con contenuti organici, fruibili per destinatari
Sesta giornata) 27 NOVEMBRE:
- “La neuropsicologia dell’età evolutiva”: Le principali patologie riscontrabili in età evolutiva: disturbi dell’apprendimento, disturbi dell’attenzione, ritardo mentale. Una panoramica sui test neuropsicologici più utilizzati con un approfondimento sulla Batteria di Valutazione Neuropsicologica (BVN per fascia d'età: 5-11 e 12-18). L’utilizzo dei test neuropsicologici in ambito peritale. Analisi di un caso, dalla domanda, al setting, alla scelta dei test, alla somministrazione, alla stesura della relazione.
“La delinquenza come segno di speranza: la sofferenza psichica adolescenziale raccolta e trasformata nella messa alla prova”: il significato simbolico del rito processuale per l’adolescente; li significato dei ruoli professionali e istituzionali, nonché della modulazione degli specifici interventi, richiesta dal funzionamento psichico adolescenziale, in particolare nell’udienza preliminare, dibattimentale e intermedia nella messa alla prova; il significato del ruolo performativo del giudice e del collegio giudicante nella mente adolescenziale. Il rito processuale minorile come antidoto al rito della banda.
Il costo d’iscrizione al corso è di euro 240,00 + IVA (da versare 120,00 euro di acconto al momento dell’iscrizione e il saldo all’inizio del corso). Il pagamento va effettuato con bonifico bancario ad Associazione Nuove Sinergie Clinica e formazione Ag. Unicredit, p.le Loreto Milano Iban IT 05 G 02008 01622 000105204862 sia per la metà in acconto sia per il saldo.
Inserire nella causale del versamento: Corso Psicodiagnostica Bambino e Adolescente 2021.
Per iscriversi bisogna fare una domanda scrivendo una mail all’indirizzo: info@nuovesinergie.com , allegando un breve curriculum. Una volta che la candidatura sarà accettata si chiederà il versamento di metà della quota del corso. La residua quota andrà versata sette giorni prima dell’inizio del corso, su richiesta della segreteria.
Il numero minimo di partecipanti per l’attivazione del Corso è di 25 iscritti. Le iscrizioni, accettate fino a disponibilità di posti, si effettuano presso la Segreteria del Master: Via F. Lomonaco, 3 Milano, Cel: 335 7027782 da contattare in orari serali (il numero 3475893603 di Nuove Sinergie è in fase di riattivazione), mail: info@nuovesinergie.com.
Qualora il numero minimo di iscritti non venisse raggiunto le date fissate subiranno una modifica per consentire l’espletamento del corso.
Inserire nella causale del versamento: Corso Psicodiagnostica Bambino e Adolescente 2021.
Per iscriversi bisogna fare una domanda scrivendo una mail all’indirizzo: info@nuovesinergie.com , allegando un breve curriculum. Una volta che la candidatura sarà accettata si chiederà il versamento di metà della quota del corso. La residua quota andrà versata sette giorni prima dell’inizio del corso, su richiesta della segreteria.
Il numero minimo di partecipanti per l’attivazione del Corso è di 25 iscritti. Le iscrizioni, accettate fino a disponibilità di posti, si effettuano presso la Segreteria del Master: Via F. Lomonaco, 3 Milano, Cel: 335 7027782 da contattare in orari serali (il numero 3475893603 di Nuove Sinergie è in fase di riattivazione), mail: info@nuovesinergie.com.
Qualora il numero minimo di iscritti non venisse raggiunto le date fissate subiranno una modifica per consentire l’espletamento del corso.
Dott.ssa Maria Domenica Maggi - Psicologa, psicoterapeuta dell’età evolutiva. Giudice Onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Milano. Ha svolto attività nei Servizi di Neuropsichiatria Infantile, Servizi Tutela Minori e come Consulente Tecnico in ambito civile presso Tribunali Ordinari e il Tribunale per i Minorenni di Milano. Docente presso Scuole di Psicoterapia, Master universitari, Corsi di alta formazione.
Dott.ssa Roberta Perduca - Psicologa, psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico. Referente tecnico scientifico del Servizio Minori sottoposti a Procedimento Penale del Comune di Milano e supervisore clinico della casistica afferente al Servizio. CTU con i Tribunali per i Minorenni del territorio nazionale. Autrice di pubblicazioni inerenti antisocialità in età adolescenziale.
Dott.ssa Marina Gasparini - Psicologa e Psicoterapeuta, con attestazione di esperto in Psicologia Clinica, Psicologia Giuridica e Psicologia dell’Età evolutiva. Responsabile del Servizio minori sottoposti a procedimento penale, coordinatore tecnico territoriale dei Servizi Sociali del Comune di Milano. Ha effettuato docenze presso i corsi formativi per difensori nel processo penale minorile, presso il CSM e presso l’Asl di Milano e di Pavia. Ha svolto attività di Giudice Onorario presso il Tribunale per i minorenni di Milano. La sua formazione psicoanalitica ha orientato la ricerca di modelli e metodologie di intervento focalizzati sul mondo interno del soggetto e sulla sua possibile evoluzione in contesti traumatici e in momenti cruciali per lo sviluppo della mente e la nascita del pensiero. Le tematiche approfondite riguardano l’adozione e il trattamento della delinquenza minorile.
Dr. Franco Martelli - Psichiatra, svolge attività peritale psichiatrica e criminologica dal 1989. CTU in campo penale, civile e minorile. E’ stato professore a contratto in Psichiatria Forense e Criminologia presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Milano, ed è docente per Master Universitari e Corsi di Perfezionamento in Criminologia e Psicopatologia Forense. Autore di numerose pubblicazioni in ambito criminologico.
Dott.ssa Silvia Inglese - È psicologa, psicoterapeuta e specialista in neuropsicologia. I suoi principali campi di interesse sono la diagnosi precoce di deterioramento cognitivo, lo studio dei correlati anatomo-funzionali delle funzioni cognitive e la loro modificazione su base patologica, il sostegno psicologico al soggetto con Mild Cognitive Impairment e il supporto al caregiver o alle famiglie dei malati di demenza. È autrice di diversi articoli scientifici a tema psicologico e neuropsicologico pubblicati su riviste nazionali e internazionali. Collabora come ausiliario neuropsicologo in ambito forense e medico-legale.
Avv. Patrizia Comite - Dopo la laurea in Giurisprudenza si è abilitata al patrocinio presso le Corti superiori come Avvocato Civilista. Autrice e coautrice di pubblicazioni, anche a carattere scientifico, sul tema del diritto alla salute, del rischio clinico e della responsabilità civile da malpratica professionale medica. Docente per l’insegnamento di diritto socio-sanitario presso gli Atenei Umanitaria di Milano e Ciels di Bologna. Docente al Master MAMAF di II livello dell’Università di Pavia — Dipartimento di Scienze del Farmaco, Formatrice, anche in ambito ECM e Relatrice in Convegni e Congressi. Responsabile della compliance e degli affari legali di ANMAR Onlus e membro del Comitato scientifico dell’Osservatorio CAPIRE. Collabora con diverse associazioni per la tutela e la garanzia del diritto alla salute.
COMMISSIONE SCIENTIFICA
Dott.ssa Mirella Curi Novelli - Responsabile Master. Membro Ordinario SPI e IPA, Fondatore e Didatta IIPG e EFPP, Presidente e Socio Fondatore dell’Associazione Nuove Sinergie.
Dott.ssa Giulia Bruna Delli Zotti - Tutor e Segreteria Master - Psicologa, Psicoterapeuta individuale e di gruppo. Lavora come consulente presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele e in ambito privato.
Dott.ssa Marina Gasparini - Psicologa e Psicoterapeuta, con attestazione di esperto in Psicologia Clinica, Psicologia Giuridica e Psicologia dell’Età evolutiva. Responsabile del Servizio minori sottoposti a procedimento penale, coordinatore tecnico territoriale dei Servizi Sociali del Comune di Milano. Ha effettuato docenze presso i corsi formativi per difensori nel processo penale minorile, presso il CSM e presso l’Asl di Milano e di Pavia. Ha svolto attività di Giudice Onorario presso il Tribunale per i minorenni di Milano. La sua formazione psicoanalitica ha orientato la ricerca di modelli e metodologie di intervento focalizzati sul mondo interno del soggetto e sulla sua possibile evoluzione in contesti traumatici e in momenti cruciali per lo sviluppo della mente e la nascita del pensiero. Le tematiche approfondite riguardano l’adozione e il trattamento della delinquenza minorile.
Dr. Franco Martelli - Psichiatra, svolge attività peritale psichiatrica e criminologica dal 1989. CTU in campo penale, civile e minorile. E’ stato professore a contratto in Psichiatria Forense e Criminologia presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Milano, ed è docente per Master Universitari e Corsi di Perfezionamento in Criminologia e Psicopatologia Forense. Autore di numerose pubblicazioni in ambito criminologico.
Dott.ssa Silvia Inglese - È psicologa, psicoterapeuta e specialista in neuropsicologia. I suoi principali campi di interesse sono la diagnosi precoce di deterioramento cognitivo, lo studio dei correlati anatomo-funzionali delle funzioni cognitive e la loro modificazione su base patologica, il sostegno psicologico al soggetto con Mild Cognitive Impairment e il supporto al caregiver o alle famiglie dei malati di demenza. È autrice di diversi articoli scientifici a tema psicologico e neuropsicologico pubblicati su riviste nazionali e internazionali. Collabora come ausiliario neuropsicologo in ambito forense e medico-legale.
Avv. Patrizia Comite - Dopo la laurea in Giurisprudenza si è abilitata al patrocinio presso le Corti superiori come Avvocato Civilista. Autrice e coautrice di pubblicazioni, anche a carattere scientifico, sul tema del diritto alla salute, del rischio clinico e della responsabilità civile da malpratica professionale medica. Docente per l’insegnamento di diritto socio-sanitario presso gli Atenei Umanitaria di Milano e Ciels di Bologna. Docente al Master MAMAF di II livello dell’Università di Pavia — Dipartimento di Scienze del Farmaco, Formatrice, anche in ambito ECM e Relatrice in Convegni e Congressi. Responsabile della compliance e degli affari legali di ANMAR Onlus e membro del Comitato scientifico dell’Osservatorio CAPIRE. Collabora con diverse associazioni per la tutela e la garanzia del diritto alla salute.
COMMISSIONE SCIENTIFICA
Dott.ssa Mirella Curi Novelli - Responsabile Master. Membro Ordinario SPI e IPA, Fondatore e Didatta IIPG e EFPP, Presidente e Socio Fondatore dell’Associazione Nuove Sinergie.
Dott.ssa Giulia Bruna Delli Zotti - Tutor e Segreteria Master - Psicologa, Psicoterapeuta individuale e di gruppo. Lavora come consulente presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele e in ambito privato.
Descrizione
- competenze professionali in ambito clinico-diagnostico secondo l’inquadramento della psicopatologia descrittiva, della psicopatologia psicodinamica, delle neuroscienze e della psicologia giuridica.
- La conoscenza e l’acquisizione di competenze nella somministrazione ed interpretazione dei principali test proiettivi, test di personalità, test neuropsicologici.
- La valutazione clinica integrata dei principali strumenti psicodiagnostici con finalità d’ambito clinico, giuridico, penitenziario e di ricerca.
L’accertamento peritale così inteso mira non tanto a fornire una fotografia statica del funzionamento mentale del paziente ma, tenuto conto anche della dinamiche transferali e controtransferali ubiquitarie in ogni relazione umana, si appresta a fornire una lettura dinamica della realtà psichica indagata, ove grande attenzione viene riservata alle risorse e potenzialità presenti nel funzionamento mentale dell’individuo su cui poter contare proprio per orientare un processo di cambiamento psichico, e non solo agli aspetti carenti e peraltro spesso più evidenti.
L’applicazione della psicoanalisi alle istituzioni è feconda di significati simbolici, perché considera gli stati mentali del soggetto che si sviluppano in ogni ambito relazionale, interindividuale, di coppia, di famiglia, di piccolo gruppo, di grandi gruppi di appartenenza, di comunità nazionali e sovranazionali.
La lettura simbolica della scena storico-circostanziale del gruppo istituzionale giuridico, che entra in relazione con il soggetto, nell’ambito penale minorile, consente di assumere i comportamenti e i vissuti del soggetto come elementi di una comunicazione profonda, espressa con atteggiamenti, gesti, comportamenti e parole interpretabili al pari della scena di un sogno. Attraverso il mandato giuridico, è possibile raggiungere, gli stati mentali dell’adolescente autore di reato, per coglierne il significato affettivo profondo che li ha originati, nonostante le modalità paradossali con cui li esplicita, già ritenute da Winnicot come “SOS”, vale a dire come richiesta di aiuto, e perciò ”segno di speranza”.
Tale approccio richiede la trasformazione della presa in carico coatta, su mandato della Magistratura, in una relazione di aiuto, capace di accogliere e capire piuttosto che meramente giudicare o diagnosticare il disagio psichico, considerando che il superamento della dicotomia osservazione-trattamento, in questo ambito, può consentire l’inizio della presa in carico e favorirne la continuità. L’istituto giuridico della “messa alla prova”, prevede “progetti psico-socio-educativi”, mirati al superamento del blocco evolutivo intrinseco, nell’adolescente autore di reato, vale a dire un trattamento che richiede una modalità riorganizzativa di speranza nel recupero maturativo, piuttosto che una dimensione sanzionatoria, inevitabilmente evocativa dell’irrimediabilità del male, commesso in una fase iniziale e transitoria della propria vita.
In tal senso “la cura vale la pena”, perché consente il reale sviluppo della responsabilità, che necessariamente deve essere condivisa da un mondo adulto ingaggiato nel sostenere e condividere la sfida della crescita, piuttosto che dal sensazionalismo negativo della sua caduta.
Tale approccio, con i necessari adattamenti alla peculiarità del contesto giuridico civile, si rivela fecondo anche nei procedimenti a tutela del “minore” cioè mirati a garantire le condizioni necessarie al positivo sviluppo evolutivo del bambino. Un approccio volto ad “accogliere e capire”, piuttosto che declinato rigidamente nel solo “giudicare e valutare”, può costituire, per la funzione genitoriale, una presenza mentalmente contenitiva, capace di recepire e insieme trasformare lo stato mentale dell’interlocutore. “La risorsa trasformativa siamo noi”, allorquando, in ambito giuridico minorile, la consapevolezza del ruolo peculiare in ambito giuridico minorile, del transfert e del controtransfert dell’operatore, ci consente, nella relazione, di avvicinare il magma del non ancora pensato, ma trasposto nell’azione delittuosa, per poterlo mentalmente contenere e trasformare in parole, che sono in grado di dirlo.
Destinatari
Laureati o laureandi in Psicologia o iscritti all’Albo degli Psicologi (criminologi o consulenti del tribunale) o all’Albo dei Medici specializzandi/specializzati in Psichiatria e/o in Psicologia Clinica e/o in Psicoterapia. Il corso pur essendo
Contenuti didattici
Prima Giornata) 11 settembre:
Seconda giornata) 25 SETTEMBRE:
Terza Giornata) 9 OTTOBRE:
Quarta giornata) 23 OTTOBRE:
Quinta giornata) 13 NOVEMBRE:
Somministrazione dei test: i più usati in ambito clinico e peritale; lettura dei test e interpretazione di tutti gli elementi emersi all’interno di un referto/ relazione con contenuti organici, fruibili per destinatari
Sesta giornata) 27 NOVEMBRE:
“La delinquenza come segno di speranza: la sofferenza psichica adolescenziale raccolta e trasformata nella messa alla prova”: il significato simbolico del rito processuale per l’adolescente; li significato dei ruoli professionali e istituzionali, nonché della modulazione degli specifici interventi, richiesta dal funzionamento psichico adolescenziale, in particolare nell’udienza preliminare, dibattimentale e intermedia nella messa alla prova; il significato del ruolo performativo del giudice e del collegio giudicante nella mente adolescenziale. Il rito processuale minorile come antidoto al rito della banda.
- “Motivi dell’indagine psicodiagnostica del bambino/adolescente in ambito giuridico ed in particolare nel contesto civilistico dei procedimenti di competenza del tribunale per i minorenni e del tribunale ordinario”: gli aspetti giuridici dell’attivita’ di psicodiagnosi.
- “La delinquenza come segno di speranza: la sofferenza psichica adolescenziale raccolta e trasformata e messa alla prova” : il ruolo della funzione genitoriale nella trasmissione dei miti familiari e della sofferenza psichica negli adolescenti autori di reati; il ruolo del contenimento psichico nella funzione genitoriale nella prima e nella seconda nascita. Il mito familiare, il significato e le modalità di trasmissione tra le generazioni. Le correlazioni possibili con la tipologia dei reati in adolescenza. Il supporto al cambiamento psichico nella genitorialità dell’adolescente indagato
Seconda giornata) 25 SETTEMBRE:
- “Il reato in adolescenza e gli accertamenti peritali: la perizia sul minore autore di reato, i quesiti del giudice e le risposte a questi”
- “La delinquenza come segno di speranza: la sofferenza psichica adolescenziale raccolta e trasformata nelle messa alla prova” : eziologia e trattamento della delinquenza minorile individuale, di gruppo e nella banda: Il ruolo del trauma nella delinquenza minorile – Il setting e gli strumenti di intervento nell’ambito istituzionale – specificità del transfert e controtransfert nel trattamento degli adolescenti autore di reato. Dalla presa in carico coatta alla relazione di aiuto. La multidisciplinarietà nel trattamento psico-socio-educativo individuale, di gruppo e nella banda nell’adolescente.
Terza Giornata) 9 OTTOBRE:
- “La valutazione del bambino (3-13 anni) in ambito clinico e forense (civile)”: analisi della domanda/chi segnala, chi chiede/quesito del giudice; ruolo, funzioni e finalità nei differenti contesti in cui si opera. Il colloquio e l'osservazione clinica, diretta e indiretta; il colloquio anamnestico con i genitori. I test psicodiagnostici: ragionamento e sintesi diagnostica: modalità e finalità di utilizzo dei test nei differenti contesti.
Quarta giornata) 23 OTTOBRE:
- “La valutazione del bambino (3-13 anni) in ambito clinico e forense (civile)”: l’osservazione di gioco; l’osservazione della relazione genitore-figlio; la relazione conclusiva clinica e peritale; la restituzione ai genitori.
- “L’esame psicodiagnostico dell’adolescente nel contesto clinico e peritale, all’interno dell’ambito penale”: l’esame psicodiagnostico con l’adolescente e il giovane adulto (14-21 anni). Specificità della fase evolutiva. Importanza di un “patto” iniziale: oppositività-rifiuto versus collaborazione verso il compito; chiarezza, trasparenza e condivisione. Il ruolo del clinico e relazione ad alta intensità emotiva in relazione ai vissuti valutativi evocati dalla situazione.
Quinta giornata) 13 NOVEMBRE:
- “L’esame psicodiagnostico dell’adolescente nel contesto clinico e peritale, all’interno dell’ambito penale”: contesto clinico, contesto peritale e richieste da parte della Magistratura Minorile in ambito penale -DPR 448/88 - (analisi della personalità). Elementi di continuità tra i diversi contesti ed elementi peculiari di ogni specifica richiesta: tempistiche, finalità, restituzione.
Somministrazione dei test: i più usati in ambito clinico e peritale; lettura dei test e interpretazione di tutti gli elementi emersi all’interno di un referto/ relazione con contenuti organici, fruibili per destinatari
Sesta giornata) 27 NOVEMBRE:
- “La neuropsicologia dell’età evolutiva”: Le principali patologie riscontrabili in età evolutiva: disturbi dell’apprendimento, disturbi dell’attenzione, ritardo mentale. Una panoramica sui test neuropsicologici più utilizzati con un approfondimento sulla Batteria di Valutazione Neuropsicologica (BVN per fascia d'età: 5-11 e 12-18). L’utilizzo dei test neuropsicologici in ambito peritale. Analisi di un caso, dalla domanda, al setting, alla scelta dei test, alla somministrazione, alla stesura della relazione.
“La delinquenza come segno di speranza: la sofferenza psichica adolescenziale raccolta e trasformata nella messa alla prova”: il significato simbolico del rito processuale per l’adolescente; li significato dei ruoli professionali e istituzionali, nonché della modulazione degli specifici interventi, richiesta dal funzionamento psichico adolescenziale, in particolare nell’udienza preliminare, dibattimentale e intermedia nella messa alla prova; il significato del ruolo performativo del giudice e del collegio giudicante nella mente adolescenziale. Il rito processuale minorile come antidoto al rito della banda.
Docenti
Dott.ssa Maria Domenica Maggi - Psicologa, psicoterapeuta dell’età evolutiva. Giudice Onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Milano. Ha svolto attività nei Servizi di Neuropsichiatria Infantile, Servizi Tutela Minori e come Consulente Tecnico in ambito civile presso Tribunali Ordinari e il Tribunale per i Minorenni di Milano. Docente presso Scuole di Psicoterapia, Master universitari, Corsi di alta formazione.
Dott.ssa Roberta Perduca - Psicologa, psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico. Referente tecnico scientifico del Servizio Minori sottoposti a Procedimento Penale del Comune di Milano e supervisore clinico della casistica afferente al Servizio. CTU con i Tribunali per i Minorenni del territorio nazionale. Autrice di pubblicazioni inerenti antisocialità in età adolescenziale.
Dott.ssa Marina Gasparini - Psicologa e Psicoterapeuta, con attestazione di esperto in Psicologia Clinica, Psicologia Giuridica e Psicologia dell’Età evolutiva. Responsabile del Servizio minori sottoposti a procedimento penale, coordinatore tecnico territoriale dei Servizi Sociali del Comune di Milano. Ha effettuato docenze presso i corsi formativi per difensori nel processo penale minorile, presso il CSM e presso l’Asl di Milano e di Pavia. Ha svolto attività di Giudice Onorario presso il Tribunale per i minorenni di Milano. La sua formazione psicoanalitica ha orientato la ricerca di modelli e metodologie di intervento focalizzati sul mondo interno del soggetto e sulla sua possibile evoluzione in contesti traumatici e in momenti cruciali per lo sviluppo della mente e la nascita del pensiero. Le tematiche approfondite riguardano l’adozione e il trattamento della delinquenza minorile.
Dr. Franco Martelli - Psichiatra, svolge attività peritale psichiatrica e criminologica dal 1989. CTU in campo penale, civile e minorile. E’ stato professore a contratto in Psichiatria Forense e Criminologia presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Milano, ed è docente per Master Universitari e Corsi di Perfezionamento in Criminologia e Psicopatologia Forense. Autore di numerose pubblicazioni in ambito criminologico.
Dott.ssa Silvia Inglese - È psicologa, psicoterapeuta e specialista in neuropsicologia. I suoi principali campi di interesse sono la diagnosi precoce di deterioramento cognitivo, lo studio dei correlati anatomo-funzionali delle funzioni cognitive e la loro modificazione su base patologica, il sostegno psicologico al soggetto con Mild Cognitive Impairment e il supporto al caregiver o alle famiglie dei malati di demenza. È autrice di diversi articoli scientifici a tema psicologico e neuropsicologico pubblicati su riviste nazionali e internazionali. Collabora come ausiliario neuropsicologo in ambito forense e medico-legale.
Avv. Patrizia Comite - Dopo la laurea in Giurisprudenza si è abilitata al patrocinio presso le Corti superiori come Avvocato Civilista. Autrice e coautrice di pubblicazioni, anche a carattere scientifico, sul tema del diritto alla salute, del rischio clinico e della responsabilità civile da malpratica professionale medica. Docente per l’insegnamento di diritto socio-sanitario presso gli Atenei Umanitaria di Milano e Ciels di Bologna. Docente al Master MAMAF di II livello dell’Università di Pavia — Dipartimento di Scienze del Farmaco, Formatrice, anche in ambito ECM e Relatrice in Convegni e Congressi. Responsabile della compliance e degli affari legali di ANMAR Onlus e membro del Comitato scientifico dell’Osservatorio CAPIRE. Collabora con diverse associazioni per la tutela e la garanzia del diritto alla salute.
COMMISSIONE SCIENTIFICA
Dott.ssa Mirella Curi Novelli - Responsabile Master. Membro Ordinario SPI e IPA, Fondatore e Didatta IIPG e EFPP, Presidente e Socio Fondatore dell’Associazione Nuove Sinergie.
Dott.ssa Giulia Bruna Delli Zotti - Tutor e Segreteria Master - Psicologa, Psicoterapeuta individuale e di gruppo. Lavora come consulente presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele e in ambito privato.
Dott.ssa Marina Gasparini - Psicologa e Psicoterapeuta, con attestazione di esperto in Psicologia Clinica, Psicologia Giuridica e Psicologia dell’Età evolutiva. Responsabile del Servizio minori sottoposti a procedimento penale, coordinatore tecnico territoriale dei Servizi Sociali del Comune di Milano. Ha effettuato docenze presso i corsi formativi per difensori nel processo penale minorile, presso il CSM e presso l’Asl di Milano e di Pavia. Ha svolto attività di Giudice Onorario presso il Tribunale per i minorenni di Milano. La sua formazione psicoanalitica ha orientato la ricerca di modelli e metodologie di intervento focalizzati sul mondo interno del soggetto e sulla sua possibile evoluzione in contesti traumatici e in momenti cruciali per lo sviluppo della mente e la nascita del pensiero. Le tematiche approfondite riguardano l’adozione e il trattamento della delinquenza minorile.
Dr. Franco Martelli - Psichiatra, svolge attività peritale psichiatrica e criminologica dal 1989. CTU in campo penale, civile e minorile. E’ stato professore a contratto in Psichiatria Forense e Criminologia presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Milano, ed è docente per Master Universitari e Corsi di Perfezionamento in Criminologia e Psicopatologia Forense. Autore di numerose pubblicazioni in ambito criminologico.
Dott.ssa Silvia Inglese - È psicologa, psicoterapeuta e specialista in neuropsicologia. I suoi principali campi di interesse sono la diagnosi precoce di deterioramento cognitivo, lo studio dei correlati anatomo-funzionali delle funzioni cognitive e la loro modificazione su base patologica, il sostegno psicologico al soggetto con Mild Cognitive Impairment e il supporto al caregiver o alle famiglie dei malati di demenza. È autrice di diversi articoli scientifici a tema psicologico e neuropsicologico pubblicati su riviste nazionali e internazionali. Collabora come ausiliario neuropsicologo in ambito forense e medico-legale.
Avv. Patrizia Comite - Dopo la laurea in Giurisprudenza si è abilitata al patrocinio presso le Corti superiori come Avvocato Civilista. Autrice e coautrice di pubblicazioni, anche a carattere scientifico, sul tema del diritto alla salute, del rischio clinico e della responsabilità civile da malpratica professionale medica. Docente per l’insegnamento di diritto socio-sanitario presso gli Atenei Umanitaria di Milano e Ciels di Bologna. Docente al Master MAMAF di II livello dell’Università di Pavia — Dipartimento di Scienze del Farmaco, Formatrice, anche in ambito ECM e Relatrice in Convegni e Congressi. Responsabile della compliance e degli affari legali di ANMAR Onlus e membro del Comitato scientifico dell’Osservatorio CAPIRE. Collabora con diverse associazioni per la tutela e la garanzia del diritto alla salute.
COMMISSIONE SCIENTIFICA
Dott.ssa Mirella Curi Novelli - Responsabile Master. Membro Ordinario SPI e IPA, Fondatore e Didatta IIPG e EFPP, Presidente e Socio Fondatore dell’Associazione Nuove Sinergie.
Dott.ssa Giulia Bruna Delli Zotti - Tutor e Segreteria Master - Psicologa, Psicoterapeuta individuale e di gruppo. Lavora come consulente presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele e in ambito privato.
Sede
Via Lomonaco, 3 - Milano
Date e orari
9.00-16.30
Costi e agevolazioni
Il costo d’iscrizione al corso è di euro 240,00 + IVA (da versare 120,00 euro di acconto al momento dell’iscrizione e il saldo all’inizio del corso). Il pagamento va effettuato con bonifico bancario ad Associazione Nuove Sinergie Clinica e formazione Ag. Unicredit, p.le Loreto Milano Iban IT 05 G 02008 01622 000105204862 sia per la metà in acconto sia per il saldo.
Inserire nella causale del versamento: Corso Psicodiagnostica Bambino e Adolescente 2021.
Per iscriversi bisogna fare una domanda scrivendo una mail all’indirizzo: info@nuovesinergie.com , allegando un breve curriculum. Una volta che la candidatura sarà accettata si chiederà il versamento di metà della quota del corso. La residua quota andrà versata sette giorni prima dell’inizio del corso, su richiesta della segreteria.
Il numero minimo di partecipanti per l’attivazione del Corso è di 25 iscritti. Le iscrizioni, accettate fino a disponibilità di posti, si effettuano presso la Segreteria del Master: Via F. Lomonaco, 3 Milano, Cel: 335 7027782 da contattare in orari serali (il numero 3475893603 di Nuove Sinergie è in fase di riattivazione), mail: info@nuovesinergie.com.
Qualora il numero minimo di iscritti non venisse raggiunto le date fissate subiranno una modifica per consentire l’espletamento del corso.
Inserire nella causale del versamento: Corso Psicodiagnostica Bambino e Adolescente 2021.
Per iscriversi bisogna fare una domanda scrivendo una mail all’indirizzo: info@nuovesinergie.com , allegando un breve curriculum. Una volta che la candidatura sarà accettata si chiederà il versamento di metà della quota del corso. La residua quota andrà versata sette giorni prima dell’inizio del corso, su richiesta della segreteria.
Il numero minimo di partecipanti per l’attivazione del Corso è di 25 iscritti. Le iscrizioni, accettate fino a disponibilità di posti, si effettuano presso la Segreteria del Master: Via F. Lomonaco, 3 Milano, Cel: 335 7027782 da contattare in orari serali (il numero 3475893603 di Nuove Sinergie è in fase di riattivazione), mail: info@nuovesinergie.com.
Qualora il numero minimo di iscritti non venisse raggiunto le date fissate subiranno una modifica per consentire l’espletamento del corso.
Sito web
Area principalePsicodiagnosi e testistica, Psicologia giuridica e criminologia
SedeVia Lomonaco, 3 - Milano
Durata3 mesi
Costo IVA inclusa€ 293
Data inizio corso11/09/2021
Ore complessive40
Crediti ECMNo
Sito webhttps://www.nuovesinergie.com/
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