Luogo dell'arte
Percorsi d'Arte fra Psiche, Diritti e Umanità
Essendo stato invitato dall’Ordine Psicologi della Lombardia a immaginare e curare una mostra sul legame tra i Diritti Umani e la psicologia e nel dettaglio in relazione a: Infanzia e Adolescenza, Conflitti Armati, Donne, LGBTQ, Disabilità mente e corpo, la prima domanda a me stesso è stata: Sotto quale definizione si potesse pensare, raccogliere il senso dell’arte in relazione a questo tema fondamentale dell’Umanità? Prendendo spunto dal termine diritto, ma anche dall’ambito in cui esso viene indagato in questo particolare contesto, quello della psicologia, le ulteriori domande sono: Quale è la relazione che i Diritti Umani hanno con l’Arte? In che modo ciò ha a che fare con la Psicologia e con la Psiche Umana che né è oggetto?

Quali gli artisti che hanno lavorato su queste tematiche e con quali opere?

Naturalmente tutte queste domande contengono anche quelle contrarie e, quindi, il diritto di accampare il rovescio, perché l’arte da secoli gioca la sua poetica ed esistenza tra diritto e rovescio. Per l’arte il termine rovescio non ha un’accezione negativa rispetto al diritto, ma una qualità propositiva ed utopica, un’attitudine militante nel voler cambiare le cose, nel voler far sì che lo status quo evolva. In tal senso, l’arte mostra pure la forza dell’idealismo e dell’utopia così necessari nel mondo odierno in cui tutto è asservito alla globalizzazione e normalizzazione liberista. Come Psiche insegna, l’essere umano è un’entità dai processi complessi, in cui l’esperienza del sé e del mondo devono trovare maturazione e confluenza. Infatti, i processi creativi sono fondamentali nella realizzazione dell’individuo, come ci indicano l’opera e la vita degli artisti sin dall’antichità. Lo stesso termine psiche nasce in Grecia con il significato di soffio vitale e dunque di centralità dell’esistenza, tant’è che i greci sentirono la necessità di creare per essa una mitologia che ha a che fare con l’arte, la bellezza e la bontà, tutte qualità che stanno alla base dei Diritti Umani. Il mito di Psiche non è solitario ma accompagnato da Eros, l’Amore necessario per lo sviluppo della relazione tra sé e l’altro. Tant’è che, nel Rinascimento, l’arte farà di Amore e Psiche uno dei suoi temi principali. In un mondo e tempo, quello della Grecia antica e sue riprese, in cui la bellezza era forma e idea, la lotta tra Afrodite e Psiche è un combattimento per la bellezza che gli artisti traducono in una lotta poetica per un’estetica con il senso di bellezza interiore e morale. Essi ribadiscono che la bellezza non è solo un fatto formale, ma legata all’amore, all’amore per l’amato e per l’amata, che nel corso della modernità e contemporaneità, come possiamo vedere dalle opere qui presentate, si è trasformata in quella per l’umanità. Un’attitudine che, a specchio - rovescio, riporta all’idea del bello dei greci per cui la bellezza dell’arte era inseparabile dal bene, dall’etica e dalla morale e che oggi, come possiamo vedere dagli artisti e dalle loro opere scelte per questa mostra, anche dai diritti umani.

Giacinto Di Pietrantonio
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Artisti in esposizione per la psicologia dei diritti umani dell'OPL
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