Progetto Libri

Data evento: dal 28/06/2016 al 29/06/2016
Orari: 21:00 - 23:00
Luogo evento: Casa della Psicologia - Piazza Castello 2, Milano

Il 28 Giugno 2016, all ore 21.00 presso la Casa della Psicologia, avremo il piacere di presentare, per la rassegna “le istituzioni che curano”, il libro di Michele Rugo (psichiatra e psicanalista) e di Erika Minazzi (psicologa e psicoterapeuta), entrambi formati all’orientamento di Jaques Lacan, libro che rende conto di una significativa esperienza di clinica psicoanalitica, istituzionale, e à plusieurs, applicata ai disturbi del comportamento alimentare. Il testo riporta in modo chiaro e circostanziato, cosa non frequentissima nei testi di clinica psicoanalitica, l’esperienza portata avanti presso la Villa Miralago, una comunità residenziale pensata per la cura preliminare del sintomo alimentare (anoressia bulimia, obesità psicogena, disturbi della condotta alimentare in genere).
Gli autori spiegano come la fenomenologia del disturbo sia trasversale, nella lettura psicoanalitica lacaniana, alla struttura sottostante, intesa come organizzazione di personalità, ma anche come posizione specifica del soggetto nel discorso.
Il sintomo, dunque, è una sorta di crocevia fra queste dimensioni, e a queste dimensioni si aggiunge quella del corpo, dell’uso che il soggetto fa del corpo attraverso il sintomo. Corpo reale (peso, dimagrimento, ecc.)  e corpo immaginario (il rapporto con lo specchio).
Il testo illustra anche le modalità con cui l’équipe costruisce il “discorso”, annodando le narrazioni dei familiari, delle pazienti e dei curanti, in modo da far sorgere l’inconscio, cioè la profondità della scena su cui il sintomo sociale, pre-analitico, si presenta, (es. sotto forma di agito, di espulsione, di conflitto, di angoscia di morte) per renderlo, appunto, affrontabile, trattabile, leggibile. In queste operazioni preliminari, e in tutto il trattamento comunitario, l’attenzione è posta nell’annodare e nel non lasciar cadere queste relazioni, dando spazio alle diverse voci: familiari, gruppo delle pazienti, transfert multipli fra operatori e pazienti. Il tutto, diretto e affrontato con l’obiettivo di far emergere l’unicità della posizione del singolo soggetto, e il modo in cui questo si rapporta al sintomo, il senso specifico, la logica, che il sintomo riveste per quel soggetto.
A presentare il testo sarà Massimo Recalcati, oggi forse  il più famoso psicoanalista italiano ad orientamento lacaniano, instancabile  divulgatore del pensiero del maestro. Recalcati ha sostenuto la nascita della Comunità Miralago, così come di una miriade di centri e laboratori clinici, che poi ha lasciato crescere e andare per la loro strada, pur rimanendo magari punto di riferimento, o  supervisore clinico. L’anoressia Bulimia e i disturbi alimentari in genere costituiscono peraltro, pur nella ricchezza e diversificazione dell’esperienza di psicoanalisi applicata al sociale,  un terreno sul quale egli si è cimentato in modo particolare e per moltissimi anni, presso ABA, negli anni ’90 del secolo scorso, e in seguito presso il Centro Clinico Jonas, presente a livello Nazionale e da lui stesso fondato, nonché presso Ospedali e realtà cliniche pubbliche presso le quali è supervisore clinico.
Massimo Recalcati è uno psicoanalista che ha il dono di abitare e di essere abitato dalla sua parola, in una tensione che unisce chiarezza, pacatezza, concretezza, e capacità di suscitare nell’uditorio un’attenzione palpitante e una profonda emozione, come forse neanche un grande attore che ha mandato a memoria la parte  riuscirebbe a fare. Invece la sua parola nasce spontaneamente, in uno stupore e in una ricerca viva, e dal vivo, che si rinnova ad ogni conferenza.
La sua professionalità, la sua storia, la generosità e la freschezza con cui egli  concede il suo tempo e se stesso alla comunità dei Colleghi, nonostante gli innumerevoli impegni ai quali si dedica con energia inesauribile, costituiscono per la comunità professionale e per la città di Milano un vero patrimonio. E’ una grande emozione per noi di OPL averlo  ospitato più e più volte,  ed è  un vero orgoglio,  non solo per chi condivide da vicino il suo approccio, come gli autori del testo, ma anche per tutta la Comunità professionale, accoglierlo oggi nel ”luogo” simbolico in cui  abitiamo, e dal quale incontriamo la città:  la Casa della Psicologia.

Ingresso libero, prenotazione obbligatoria (max 80 posti). Per informazioni e prenotazioni, scrivere a libri@opl.it